Stop alle ingerenze straniere nella vita politica dei paesi europei, a partire da quelle di Mosca. Il Parlamento europeo approva a larghissima maggioranza – 552 i sì, 81 contrari e 60 astenuti – la risoluzione sulle ingerenze straniere nella vita politica dei Paesi Ue e sulla disinformazione, frutto del lavoro svolto dalla speciale commissione Inge istituita dal Pe.
Stop alle ingerenze straniere nella vita politica dei paesi europei, a partire da quelle di Mosca
Per ingerenze si intendono tentativi di ogni tipo, che vanno dalla campagna di disinformazione sul web ad “accordi di cooperazione” stipulati con alcuni partiti europei. Ed è proprio su quest’ultimo punto che la Lega finisce nell’occhio del ciclone. Il partito di Matteo Salvini viene citato, assieme ad altre forze come il Rassemblement National, tra quelli che hanno collaborato con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin.
E non è un caso, infatti, che la Lega si sia astenuta nel corso della votazione. Seppure a votare sì siano stati anche gli alleati di Salvini, vale a dire i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. “Il testo contiene parole chiare di condanna per le ingerenze russe in coerenza con la posizione netta assunta da FdI contro l’aggressione della Russia all’Ucraina. Sono parole che assumono una valenza ancora più forte in queste ore e rispetto alle quali non vogliamo alimentare letture strumentali”.
Con queste parole ha annunciato il voto favorevole del suo partito il copresidente del gruppo Ecr-FdI al Parlamento europeo, Raffaele Fitto. Che prova a tendere la mano, seppur parzialmente, a Salvini: “Ci dispiace però che le sinistre abbiano voluto utilizzare questa relazione per colpire avversari politici (come nel caso della Lega)”.
“Spiace che alcuni abbiano strumentalizzato un report così importante per fini di politica interna e per calcoli elettorali, inserendo illazioni superate dai fatti e dalla storia, solo per attaccare il nostro partito”, protesta il leghista Marco Dreosto. La relazione adottata dall’europarlamento, oltre a condannare la “complicità di partiti estremisti, populisti e antieuropei” con le ingerenze straniere chiede a Bruxelles un giro di vite anche sulla propaganda di Paesi come la Russia sul web.
E chiede, inoltre, “di vietare donazioni e finanziamenti a partiti, fondazioni e agli esponenti politici che ricoprono cariche pubbliche o elettive da parte di potenze straniere” extra-europee. “Mai più conflitti d’interessi come quello di Matteo Renzi, Senatore della Repubblica italiana e membro del board di una fondazione sovrana saudita, i cui interessi e valori non sono analoghi a quelli europei”, dichiara l’europarlamentare pentastellata Laura Ferrara.
La Lega citata, assieme ad altre forze come il Rassemblement National, tra i partiti che hanno collaborato con Russia Unita
Che non risparmia bordate neanche alla Lega. “Sottoscrivendo un accordo di cooperazione con il partito di Putin, la Lega ha venduto l’anima al diavolo. La risoluzione del Pe sulle ingerenze straniere nei processi democratici nell’Unione europea condanna la Lega e quasi tutti i partiti di estrema destra europei alleati di Salvini, dalla Le Pen ai tedeschi dell’Afd. Questi partiti, consapevolmente o no, hanno veicolato negli ultimi anni la disinformazione, le fake news, la manipolazione di fatti e la propaganda di Mosca”.
E ancora: “Le loro attività rappresentano una minaccia globale alle società democratiche. Salvini molli il ‘carrozzone nero’ o altrimenti tutto quello che dirà sulla guerra in Ucraina non sarà credibile”. “La tragica attualità di questi giorni rende tremendamente attuale il tema che abbiamo posto”, dichiara Pierfrancesco Majorino, coordinatore del gruppo S&d in commissione Inge.