“Mariupol. Attacco diretto delle truppe russe all’ospedale di maternità. Persone e bambini sono sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Che atrocita’! Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni! Avete il potere di farlo ma sembra che stiate perdendo l’umanità”. È quanto ha scritto su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando un video che mostra la distruzione provocata dal raid russo che ha colpito l’ospedale per bambini di Mariupol, la città al sud dell’Ucraina da ore sotto assedio (leggi l’articolo).
Mariupol, Zelensky: “Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore?”
https://twitter.com/zelenskyyua/status/1501579520633102349?s=21
Zelensky ha di nuovo invitato le nazioni occidentali a decidere “il prima possibile” sull’invio di aerei da combattimento a Kiev. Ieri la Polonia si era offerta di spedire la sua flotta di MiG-29 di epoca sovietica alla base di Usa di Ramstein, ma il Pentagono ha respinto la proposta come “impraticabile”. “Quando ci sarà una decisione? Guardate, siamo in guerra!”, ha detto Zelensky, “vi chiediamo di nuovo di decidere il prima possibile. Mandateci aerei”.
Almeno 17 le persone rimaste ferite nel bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol
Secondo il Guardian, che cita il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, sono almeno 17 le persone rimaste ferite nel bombardamento russo dei reparti dell’ospedale pediatrico di Mariupol. Tra questi ci sarebbero anche donne in travaglio e bambini.
“Donne in travaglio e bimbi sono sotto le macerie” a Mariupol, ha denunciato su Twitter anche uno dei consiglieri del presidente ucraino, Zelenski, Mykhailo Podolyak. “Invece di nuove vite, morti. Non è un motivo sufficiente per chiudere i cieli dell’Ucraina ai missili. Non è un buon motivo per fermare gli omicidi?”.
L’attacco sull’ospedale pediatrico di Mariupol è stato definito “abominevole e spaventoso” dal ministro degli Esteri britannico, Liza Truss, nel corso della conferenza stampa congiunta a Washington con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.