“Non vado in Russia da 5-6 anni, sono in Polonia, io voglio la pace. Condanno la guerra, le bombe, gli attacchi e i missili come tutti. Se condanno Putin? Certo, condanniamo Putin e l’aggressione russa”. È quanto ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i cronisti a Przemysl, la cittadina polacca, a circa 15 chilometri dalla frontiera con l’Ucraina, dove oggi il Capitano è stato contestato (leggi l’articolo).
Salvini: “Condanniamo Putin e l’aggressione russa. Vogliamo portare pace”
Salvini contestato a Przemyśl: “Le polemiche le lascio ad altri”
“Noi vogliamo portare pace, dialogo, aiuto, medicine. Le porte dell’Italia sono aperte per chi scappa dalle guerre. Noi siamo qua per portare in Italia bimbi, rifugiati e mamma che scappano dalla guerra. Noi non vogliamo la guerra da nessuna parte”, ha aggiunto Salvini. “Domani – ha detto ancora il leader della Lega – 50 bimbi e donne in fuga dalla guerra prenderanno un pullman e arriveranno in Italia, trovando casa e Pace. Questo mi riempie il cuore di gioia, le polemiche le lascio ad altri”.
Ma il sindaco di Przemyśl, Wojciech Bakun, che in mattinata si era rifiutato di ricevere Salvini – al punto da presentarsi con una maglietta con la faccia di Putin, come quella che il leader della Lega aveva indossato durante una visita a Mosca – dalla sua pagina Facebook ha così rincarato la dose: “Ci sono situazioni in cui devi dire la verita’ dritta in faccia. Oggi era una di quelle situazioni. Nessun rispetto signor Salvini”.