L’esercito russo avrebbe violato il cessate il fuoco a Mariupol, bombardando il corridoio umanitario di Zaporizhzhia, istituito per permettere ai civili di lasciare la città che affaccia sul Mar Nero. L’accusa arriva dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, facendo appello alla comunità internazionale affinché garantisca l’evacuazione della popolazione. Il cessate il fuoco e i corridoi umanitari sono attivi da stamani per cinque città del Paese – Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy -, come stabilito ieri nel corso dei negoziati tra Russia e Ucraina (leggi l’articolo).
I corridoi umanitari sono attivi da stamani a Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy
La popolazione di Mariupol, non solo è esposta al rischio degli attacchi ma è rimasta senza riscaldamenti, comunicazioni, acqua e forniture mediche. Stando a quanto riferisce la testata locale Kkrinform.net, nel suo discorso alla nazione il presidente ucraino, Volodymyr Zelenksy, ha denunciato che “per la prima volta dai tempi della seconda guerra mondiale”, a Mariupol “un bambino ieri è morto di sete”. La città “pacifica e laboriosa”, ha denunciato ancora Zelensky, “è stata circondata e bloccata” dalle forze armate russe, che hanno “deliberatamente torturato” la popolazione “interrompendo le comunicazioni, l’approvvigionamento alimentare, idrico e dell’elettricità”.
Di Maio: “Un milione di bambini in fuga dall’Ucraina in meno di due settimane
“Un milione di bambini in fuga dall’Ucraina in meno di due settimane. Questi sono gli ultimi dati dell’Unicef. E sono agghiaccianti” scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Intervenire in questa situazione tragica è urgente – ha aggiunto il ministro – e come Italia lo stiamo facendo senza perdere tempo. In queste ore ho sentito il Segretario Generale dell’Onu Guterres e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati Filippo Grandi, a entrambi ho assicurato il pieno sostegno dell’Italia alle iniziative dell’Onu”.
“Intanto – aggiunge Di Maio – ieri l’Italia ha fatto partire un trasporto umanitario con circa 20 tonnellate di beni di prima necessità ed accoglienza. Nel frattempo però in Ucraina le bombe dell’esercito russo continuano a esplodere e piombano anche sui corridoi umanitari, che il governo russo continua a non rispettare. Altri civili, altri bambini continuano a rimanere vittima del conflitto. Tutto questo va fermato. È necessario istituire un tavolo parallelo per la tregua umanitaria, coinvolgendo gli attori internazionali a partire dalle Nazioni Unite. Mettere in salvo queste persone innocenti è la nostra priorità e dobbiamo riuscirci nel più breve tempo possibile”.