Cosa significa la z sui carri armati russi: mentre le notizie che provengono dalle aree interessate dai combattimenti tra la resistenza ucraina e l’offensiva russa si fanno sempre più articolate e complesse, aumentano gli interrogativi sulla durata delle ostilità e sui simboli presenti sui mezzi militari russi.
Cosa significa la z sui carri armati russi
In una guerra accade che anche i simboli diventano protagonisti. Nella guerra in Ucraina ad essere al centro dell’attenzione mediatica e del conflitto è la lettera ‘Z’ esposta su carri armati e tank russi, incollata sui parabrezza delle macchine. Si trova ovunque: sulle stazione dei bus, nelle metropolitane, sull’asfalto delle strade. Qualcuno l’ha inserita anche davanti al proprio nome sui social network e sui vestiti, come nel caso del ginnasta russo, che è salito sul podio della Coppa de Mondo in Qatar, al fianco di un atleta ucraino, con la Z cucita sul petto, quasi a voler sfidare e sicuramente sostenere il proprio paese in guerra.
Ci sono due ipotesi sul significato della lettera: per alcuni, la zeta tracciata con vernice bianca su camion, blindati e carri armati russi sarebbe un modo per rendere i mezzi russi identificabili e differenziarli così da quelli ucraini dello stesso modello, evitando il fuoco amico, soprattutto dall’alto. Secondo altri esperti militari la ‘z’ rappresenta l’iniziale della parola ‘zapad‘, che in russo vuol dire letteralmente ‘ovest‘, ovvero la strada principale dell’invasione. In questo caso, potrebbe servire ai soldati russi per capire dove è diretto un particolare veicolo.
Il vero significato della Z per la Russia
Poi, è arrivata la spiegazione, anche se non ufficialmente, dal ministero della Difesa russo, che invece pare aver affermato che la zeta starebbe a indicare ‘za pobedu’, ovvero ‘per la vittoria’ in russo.
Anche se qualcuno, addirittura, ha voluto ipotizzare che la lettera fosse l’iniziale del nemico ossia il presidente dell’Ucraina Zelensky. Sono tute ipotesi e spiegazione per innalzare il potere e la forza russa sempre di più in Ucraina e quindi contro l’Occidente.