“In una settimana abbiamo ricevuto lo stesso numero di profughi arrivati nell’intero anno più critico, il 2015. Potremmo arrivare ad alcuni milioni nel giro di poche settimane. La dimensione del fenomeno è immensa”. È quanto ha detto il Vicepresidente Esecutivo dell’ISPI e docente di Relazioni Internazionali all’Università Bocconi, Paolo Magri, intervenuto in consiglio comunale di Milano nel corso della seduta di oggi, dedicata alla crisi in Ucraina.
Profughi Ucraina, Magri: “In una settimana abbiamo ricevuto lo stesso numero di ingressi dell’anno più critico, il 2015”
“In una settimana è già stato riconosciuto a tutti gli ucraini lo status di rifugiati, con accesso alla scuola e al mondo del lavoro. Questa è una ‘good news'” ha aggiunto Magri. In merito alla questione energia, ha detto: “Ci sono due questioni. C’è il rischio di trovarsi prima dell’estate in una situazione di austerità? Gli esperti dicono no. Ma ci sarà un’escalation violenta dei prezzi che già stiamo vivendo”.
La seconda questione è “l’impatto sulla transizione: ci aspettiamo qualche frizione in più. Si torna a parlare di carbone e di qualunque cosa che costi meno. La transizione è già un processo faticoso. In questo momento tutti hanno un alibi per dire ‘primum vivere'”, ha spiegato ancora Magri.
“Non sappiamo come andrà a finire – ha aggiunto Macri riferendosi ancora al conflitto tra Russia e Ucraina e può andare davvero a finire male. C’è una strada alternativa difficilissima forse impossibile ma non possiamo arrenderci dallo sperare, la strada di mettere tutti subito, con uno sforzo forte e serio sull’inizio di una vera trattativa. Non c’è una alternativa”.