La guerra in Ucraina non risparmia neanche i simboli della Shoah. “Al mondo: che senso ha dire ‘mai più’ per 80 anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso sito di Babyn Yar? Almeno 5 uccisi. Storia che si ripete…” ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky affermando che le forze russe hanno colpito il memoriale di Babi Yar, nei pressi di Kiev, che ricorda lo sterminio di 35 mila ebrei avvenuto durante la seconda guerra mondiale da parte dei nazisti.
Guerra in Ucraina, il memoriale di Babi Yar ricorda lo sterminio di 35mila ebrei
To the world: what is the point of saying «never again» for 80 years, if the world stays silent when a bomb drops on the same site of Babyn Yar? At least 5 killed. History repeating…
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) March 1, 2022
La notizia che durante l’attacco russo di oggi alla sede delle Tv ucraina a Kiev (leggi l’articolo) è stato danneggiato anche un monumento nel memoriale di Babi Yar, ha destato immediata emozione in Israele.
I media israeliani citano in merito Andriy Yermak, un consigliere del presidente ucraino Zelensky: “La Russia – ha detto – ha lanciato un attacco missilistico all’area dove si trova il memoriale di Babi Yar. Queste canaglie uccidono la vittime dell’Olocausto per la seconda volta”. Lo scorso ottobre il Capo dello Stato israeliano, Isaac Herzog, si era recato in visita a Babi Yar, nell’ottantesimo anniversario del massacro.
Sempre oggi l’ambasciata Ucraina presso la Santa Sede ha riferito che “secondo i dati di intelligence, i russi stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kyiv, patrimonio dell’umanità dell’Unesco”. “La Cattedrale del XI secolo – ha scritto la stessa ambasciata -, è un gioiello dell’Ucraina. Ci appelliamo ai russi, non commettete questo crimine”.