Il conflitto in Ucraina rende sempre più reale il pericolo di una guerra nucleare. Di cosa si tratta e quali sono le possibili conseguenze in Italia?
Guerra nucleare, cos’è? Significato e pericoli
Con lo scoppio del conflitto armato in Ucraina scaturito a seguito dell’invasione russa del Paese, lo spettro della guerra nucleare incombe in maniera sempre più insistente sul mondo.
In questo contesto, l’Ucraina non detiene armi nucleari ma possiede 15 reattori nucleari che causerebbero inevitabilmente danni di vaste proporzioni nel caso in cui venissero colpiti durante un bombardamento.
Per quanto riguarda le armi nucleari, invece, va precisato che queste risultano essere molto diverse rispetto a quelle utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale. Le bombe atoniche più recenti, infatti, sono molto più pericolose e capaci di creare danni smisuratamente più seri sia per la natura e per l’ambiente che per il genere umano.
Nel momento in cui si dovesse decidere di fare ricorso agli arsenali nucleari, nei luoghi colpiti, non sarebbe più possibile far nascere nuove foreste o qualsiasi tipologia di vegetazione. I nuovi nati, inoltre, verrebbero al mondo con malformazioni mentre, nelle aree in prossimità degli obiettivi colpiti, rimarrebbero dispersi innumerevoli e dannosi detriti radioattivi sepolti nel sottosuolo.
Possibili conseguenze per l’Italia in caso di conflitto nucleare: cosa fare e dove rifugiarsi?
Per quanto riguarda l’Italia, nel caso in cui il conflitto in Ucraina dovesse portare a una guerra nucleare e la Penisola dovesse essere coinvolta in essa insieme gli altri Paesi NATO, verrebbe proclamato lo stato di guerra e attivato l’art 87 della Costituzione sui poteri del Presidente della Repubblica. Il Capo dello Stato, infatti, ha il comando delle Forze Armate, è il presidente del Consiglio supremo di difesa e ha la facoltà di proclamare lo stato di guerra precedentemente deliberato da Camera e Senato secondo quanto previsto l’art. 78 della Costituzione.
Inoltre, in caso di conflitto nucleare, gli italiani dovrebbero mettersi al riparo in rifugi adeguati ossia in rifugi antiatomici. Queste strutture sotterranee edificate in cemento armato e con pareti spesse rivestite in materiali isolanti sfruttano le capacità schermanti del terreno.