Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto al Quirinale la riunione del Consiglio supremo di Difesa per fare il punto sulla guerra Ucraina Russia (leggi l’articolo). Alla riunione hanno partecipato il premier Mario Draghi e i ministri Di Maio, Lamorgese, Guerini, Franco, Giorgetti e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone.
“Il Consiglio Supremo di Difesa – ha riferito una nota del Quirinale al termine della riunione – esprime la più ferma condanna per l’ingiustificabile aggressione militare lanciata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, che rappresenta una grave e inaccettabile violazione del diritto internazionale e una concreta minaccia alla sicurezza e alla stabilità globali”.
Guerra Ucraina Russia: “L’Italia chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze”
“La Repubblica Italiana chiede alla Federazione Russa l’immediata cessazione delle ostilità e il ritiro delle forze fuori dai confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina. L’Italia – si legge ancora nella nota del Quirinale – ribadisce il pieno sostegno all’indipendenza e all’integrità territoriale dell’Ucraina, Paese europeo amico e democrazia colpita nella sua sovranità. La Repubblica Italiana esprime massima vicinanza e solidarietà al popolo ucraino e alle sue legittime Istituzioni, alle vittime e alle tante persone che ne soffriranno le conseguenze.
“Nell’affrontare la crisi in atto – si legge ancora nella nota diffusa dal Colle -, l’Italia manterrà uno stretto raccordo con i propri partner in tutti i principali consessi internazionali. Insieme con i paesi membri dell’UE e gli alleati della NATO è indispensabile rispondere con unità, tempestività e determinazione. L’imposizione alla Federazione Russa di misure severe vede l’Italia agire convintamente nel quadro del coordinamento in seno all’Unione Europea”.
“Perché l’Europa non precipiti improvvisamente in un vortice di guerre – conclude il Consiglio supremo di Difesa -, è necessario agire con forza e lungimiranza per ristabilire il primato del diritto internazionale e la salvaguardia dei principi e dei valori che hanno garantito pace e stabilità al nostro continente”.