Elisa Claps, storia dell’omicidio: non ha avuto pace per tanti anni né il corpo della ragazza né la sua famiglia. Un delitto che è stato risolto con la sentenza di un altro delitto.
Elisa Claps, storia dell’omicidio
Una storia che fa rumore ancora dopo quasi 30 anni vuol dire tanto: Elisa Claps quando scomparve aveva solo 16 anni.
Il 12 settembre del 1993 . Elisa Claps, una studentessa di 16 anni, che frequentava il terzo anno del liceo classico di Potenza, era uscita di casa insieme a un’amica. La giovane ragazza doveva rientrare per raggiungere la famiglia per il pranzo in campagna. Alle 11.30 si era allontanata dall’amica, Eliana, per incontrare nella chiesa della Santissima Trinità Danilo Restivo, un ragazzo di qualche anno più grande che le aveva dato un appuntamento la sera prima per consegnarle un regalo.
Da quel giorno, però, si persero le tracce di Elisa. Scomparsa nel nulla in una domenica pomeriggio di metà settembre. Il ragazzo poi dichiarò di aver incontrato Elisa in chiesa ma di aver visto poi la ragazza uscire dalla porta principale.
Il ritrovamento del corpo nel sottotetto di una chiesa
La svolta del caso si ebbe solo diversi anni dopo. I resti del suo corpo furono ritrovati, nel 2010, proprio nel luogo dove fu vista l’ultima volta da Danilo Restivo, all’interno della Chiesa.
I sospetti caddero su Danilo Restivo, sia perché non era riuscito a dimostrare cosa avesse fatto nell’arco di tempo individuato dagli inquirenti sia perché si presento in ospedale per farsi curare una ferita alla mano successivamente alla morte della ragazza. Le prove non erano sufficienti e così il ragazzo, per lavoro, lasciò anche l’Italia.
Il 17 marzo del 2010, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, durante dei lavori di manutenzione, viene trovato il corpo di Elisa. Secondo il procuratore generale di Salerno, “Danilo Restivo uccise Elisa Claps il 12 settembre 1993 colpendola 12 volte al torace con un’arma da punta e taglio, dopo un approccio sessuale rifiutato dalla ragazza”. Stando alla ricostruzione, dopo aver colpito Elisa, l’uomo ”l’ha trascinata in un angolo del sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, coprendo il cadavere con materiale di vario tipo, fra cui tegole e materiale di risulta”.
Cos’è successo a Danilo Restivo
In un modo o nell’altro Danilo Restivo ha avuto la sua condanna. Il 12 novembre del 2002 la sarta 48enne Heather Barnett fu trovata morta in casa Inghilterra. La donna risiedeva di fronte la casa di Restivo, che intanto si era sposato. Il corpo era stato mutilato e nelle mani era state trovate due ciocche di capelli non appartenenti alla vittima.
Il 19 maggio 2010, l’uomo venne fermato dagli agenti inglesi e accusato di omicidio e, il 30 giugno del 2011, venne condannato all’ergastolo. “Lei non uscirà mai di prigione“, disse il giorno della sentenza il giudice Michael Bowes, sostenendo che Restivo uccise “Heather come ha fatto con Elisa“, riferendosi al caso Claps.