“Se vogliamo si possono risparmiare 200 milioni di euro e si possono accorpare i referendum alle elezioni amministrative, ma comunque deciderà il governo. Con questi referendum si può avere una magistratura più libera e indipendente, è un inno alla libertà della stragrande parte della magistratura che è sana e indipendente”. È quanto ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa alla Camera (qui il video) a proposito dei referendum sulla giustizia.
Referendum giustizia, “si può avere una magistratura più libera e indipendente”
“La primavera del 2022 – ha detto ancora Salvini parlando dei referendum sulla giustizia – può essere storica per la fine dello stato d’emergenza, ormai è nelle cose, e per una bella primavera per la giustizia italiana. Non sono referendum contro la magistratura ma la liberano dalle correnti. Da oggi parte la creazione di comitati per il sì, liberi, indipendenti e senza colori politici e partitici. Ci saranno settimane di incontri”.
“Quorum? Nelle mani del popolo italiano. Mi spiace che non siano passati altri referendum – ha aggiunto il leader del Carroccio – perché quando sceglie il popolo è sempre una buona notizia, è chiaro che su quelli non ammessi io avevo una posizione contraria e avrei votato contro però quando viene a mancare il confronto è sempre un peccato. Ovviamente la Corte avrà avuto i suoi motivi. Ora gli italiani potranno scegliere tra futuro e passato, fra merito e spartizioni, fra autonomia e correnti. Ieri comunque è stata una bella giornata”.
“Queste sono conquiste liberali e moderate di centrodestra – ha detto ancora Salvini -, sarebbe bello che sulla spinta riformista di questi referendum si ricreasse un centrodestra che guardi avanti, ma non solo. Io non mi sono dannato l’anima a raccogliere firme per il centrodestra perché non è solo una nostra battaglia, ci sono anche parlamentari del centrosinistra che hanno firmato. Sicuramente il centrodestra unito darebbe una bella prova di se, ma non penso a dei comitati di sì del centrodestra anche se do per scontato il sì”.