“Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)”. Lo rivela l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente in audizione al Senato, spiegando che “l’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021”, che tra gennaio e dicembre 2021 ha causato l’aumento delle bollette (+500% per il gas e +400% per l’energia elettrica) si è riflessa sui prezzi a partire dal secondo semestre 2021.
Aumento bollette, agire su oneri di sistema e rateizzazioni per mitigare l’impatto
“Le leve fiscali – ha detto il presidente di Arera, Stefano Besseghini nel corso della sua audizione -, la riduzione degli oneri generali di sistema a carico dei consumatori dell’energia, così come le rateizzazioni a favore dei consumatori e le misure a tutela delle classi di clienti più vulnerabili rappresentano gli interventi che gli Stati membri dovrebbero utilizzare nel breve termine per mitigare l’impatto del caro prezzi. Le imposte ambientali, le leve fiscali e i proventi delle aste dei permessi di emissione della CO2, i principali strumenti di finanziamento di tali interventi”.
“La forte volatilità dei prezzi – ha aggiunto il numero uno dell’Arera – che contraddistingue questo periodo rende particolarmente difficile fornire elementi previsivi affidabili. Le quotazioni dei prodotti forward per l’anno 2022, dopo una discesa nei primi giorni dell’anno intorno ai 65 euro/MWh per il gas naturale e ai 170 euro/MWh per l’energia elettrica, sono risalite negli ultimi giorni intorno agli 80 euro/MWh per il gas naturale e ai 200 euro/MWh per l’energia elettrica”.
“I fortissimi aumenti del prezzo del gas naturale – ha riferito Area in audizione al Senato – hanno a loro volta trascinato i prezzi dell’energia elettrica. Anche il minore apporto della produzione elettrica da fonti rinnovabili, che ha caratterizzato i mesi estivi del 2021 rispetto allo standard stagionale, ha contribuito al rialzo del prezzo dell’energia elettrica”.