In gara al Festival di Sanremo 2022 con il brano Tantissimo, Le Vibrazioni tornano sul palco dell’Ariston per la quarta volta, ma con la solita grinta che li contraddistingue. La canzone, scritta da Francesco Sarcina, Roberto Casalino e Niccolò Verrienti, parla d’amore e sarà contenuta nel nuovo Ep prossimo all’uscita. Scopriamo testo e significato della pezzo.
Tantissimo: il testo della canzone de Le Vibrazioni a Sanremo
C’era l’aria che ci univa in mille persone
C’era un tempo per dare e avere
C’è ancora la mia vita piena di tante cose
Ho imparato a stare bene nel mezzo sempre
Oggi penso a tutte le occasioni sprecate
Alle giornate in strada tra tanta gente
E a quella polvere che ho tolto piano dal mio cuore
Per salvare quello che comunemente
Chiamiamo amore, per quante volte
Facciamo finta di non ricordarci il nome
Che sotto voce si sente eccome
Ma di profilo c’è il tuo seno che mi vuole
E anche se non lo dico
Mi fa male tantissimo
Male male tantissimo
C’era una casa, un divano e vuoti da colmare
Ed un bel fiore nero è il mio presente
Quanta fatica facciamo a dimenticare
Certi ricordi ci rimangono addosso sempre
Come per dire “guarda cosa ti è successo mentre
Salvavi quello che comunemente”
Chiamiamo amore, per quante volte
Facciamo finta di non ricordarci il nome
Che sotto voce si sente eccome
Ma di profilo c’è il tuo seno che mi vuole
E anche se non lo dico
Mi fa male tantissimo
C’eri tu
Dietro quel sogno mai pronunciato
Dietro gli applausi sordi
Sopra un palco vuoto
L’amore sotto pelle è
Un’arma nella mano
E può fare male male tantissimo
Ma quale amore, per troppe volte
Facciamo finta di non ricordarci il nome
Che sulla pelle poi si confonde
Quando le labbra vogliono poggiarsi altrove
E anche solo a pensarci mi fa male tantissimo
https://youtube.com/watch?v=tTokU6U8l9Y
Tantissimo: il significato della canzone de Le Vibrazioni
Il significato di Tantissimo è stato spiegato da Le Vibrazioni: “E’ un brano di matrice rock, energico e incalzante dove emerge l’animo più viscerale de Le Vibrazioni, una band dal sound compatto e in continua evoluzione. A questa energia travolgente si contrappone un testo intimista e dal linguaggio universale, in cui ciascuno può trovare un pezzo della propria esperienza di vita. Gli eccessi, le occasioni perse, i momenti di sconforto, le sofferenze e tutto ciò che nel tempo finisce per segnarti e renderti la persona che sei oggi. Francesco parla di sé in modo onesto e trasparente, si rivolge alla vita e a tutte le volte in cui non si è amato come avrebbe dovuto. Quando non si è centrati su di sé, ci si veste di cicatrici senza neanche rendersene conto. Fino a quando ti svegli e comprendi che non è la sofferenza ad elevarti, quanto l’amore che riesci a dare a te stesso. È forse questa la lezione da imparare e Francesco lo ha fatto. Stare bene nel mezzo, in equilibrio tra una sana follia e quello che comunemente chiamiamo Amore“.