di Clemente Pistilli
Da un servizio di “Striscia la notizia” a un’inchiesta con 169 indagati, 25 dei quali accusati di aver costituito un’associazione per delinquere, 110 capi d’accusa, 30mila intercettazioni telefoniche e ambientali, 50 patenti e 160 fascicoli sequestrati. Gli inviati del tg satirico, nel settembre 2010, avevano mandato in onda delle riprese effettuate in un’autoscuola di Sezze, centro dei Lepini, in cui veniva garantito a un candidato di ottenere l’abilitazione alla guida pagando una certa somma, destinata a esaminatori della Motorizzazione civile di Latina. Le indagini della Polstrada, tra testimonianze, “cimici”, conversazioni registrate, video e analisi di una mole di documenti, hanno trovato riscontro alle ipotesi della prima ora. Secondo il pm Giuseppe Bontempo, nel capoluogo pontino dipendenti della Motorizzazione e titolari di scuole guida hanno dato vita a un’organizzazione criminale, che in cambio di denaro era in grado di far ottenere a chiunque la patente, a partire da stranieri che non conoscevano un segnale stradale e non parlavano una parola d’italiano. Un sistema che, in base ai titolari di altre autoscuole fuori da tale business illecito, ascoltati dagli investigatori, agli onesti ha portato a perdere anche il 40% della clientela. Non a caso l’inchiesta è stata così chiamata “Pay a drive” e ieri mattina ha portato a 14 arresti.In carcere sono finiti tre dipendenti della Motorizzazione di Latina, Antonella Cianfoni, ritenuta il “motore” dell’organizzazione, Pietro Lestingi e Roberto Becchimanzi, e due titolari di autoscuole site a Latina, San Felice Circeo, Fondi, Monte San Biagio e Terracina, Antonio Ezio Rossini e Francesco Spaziani. Domiciliari invece per Laura Terlizzo, dipendente della Motorizzazione, e l’ex dipendente Carmine Maietta, padre del deputato Pasquale, di Fratelli d’Italia, che oltre a sedere in Parlamento è assessore al bilancio al Comune di Latina e vicepresidente della locale squadra di calcio, da quest’anno in serie B. Domiciliari poi per altri titolari di autoscuole di Sezze, Latina, Gaeta, Itri, Formia e Minturno: Sergio Bologni, Franco Ronconi, Massimo Camelio, Giuseppe Antigiovanni, Gerardo Tomao, Mario Livornese e Linda Iudicone. Tra gli indagati a piede libero è, infine, rimasto il direttore della Motorizzazione di Latina, Graziano Tabelli. Nelle 31 pagine di ordinanza di custodia cautelare, vergate a mano, il gip del Tribunale di Latina parla di un “ampio sistema criminale”.