Lo Zitromax, anche generico, nelle farmacie è finito. Da giorni l’antibiotico, utilizzato per curare i malati di Covid insieme agli antinfiammatori, a casa e in ospedale, è terminato, perché mancherebbe la molecola necessaria per la sua produzione. La difficoltà nel reperimento del farmaco è legata all’impennato di contagi degli ultimi 2 mesi, ma anche all’accaparramento da parte di chi non ha contratto la malattia ma ha timore del contagio.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che lo Zitromax è efficace sia per contrastare eventuali complicanze nei malati dovute a batteri, sia con valenza di immuno modulante contro il virus Covid-19. Della carenza del medicinale è stata interessata anche l’Agenzia italiana del farmaco. “Al momento l’equivalente è ancora disponibile. Servirà verificare se basterà a soddisfare la richiesta, considerando che il brand copre il 50% dell’intero mercato. Non sappiamo come evolverà la situazione” ha spiegato ad Adnkronos Salute il vicesegretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Fiorenzo Corti.
“Che paese strano l’Italia. Lo Zitromax è esaurito. Sapete perché? Perché è il farmaco che viene prescritto da molti medici e richiesto dai pazienti per curare il Covid. Anzi peggio per chi è positivo al tampone anche se asintomatico” scrive su Facebook il direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti.
“La domanda è: serve la azitromicina nella cura del Covid? C’è un dato o uno studio che dica che serve a qualcosa? Che fa guarire prima? Che riduce gli accessi in ospedale? Che riduce la mortalità? Nulla di tutto questo. Azitromicina – aggiunge Bassetti – è un antibiotico antibatterico che serve nella terapia di alcune infezioni batteriche, ma non serve a niente nella cura del Covid. Sapete a cosa serve? A produrre batteri resistenti, di cui l’Italia è piena più di ogni altro paese europeo”.
“Nelle infezioni virali come il Covid – scrive ancora Bassetti riferendosi allo Zitromax – gli antibiotici non devono essere utilizzati, salvo in alcuni casi molto selezionati. Molto selezionati (meno del 2% del totale). Basta usare l’azitromicina e gli altri antibiotici nel Covid. Non servono. Creano resistenze e poi mancano per chi ne ha veramente bisogno. Dopo i tamponi autoprescritti e autousati, ecco il fai da te con gli antibiotici. Povera Italia”.