[deepen resource=”articleId=cbd21825-82e4-4708-85e6-32698480c547″ username=”lanotiziagiornaleeditore” password=”jT^Ub@VXPz”]
Con l’aria che tira c’è poco da stare sereni. Se l’Istituto superiore di sanità avverte che senza “misure di mitigazione significative” sarà “altamente probabile” un “ulteriore rapido aumento” di casi e ospedalizzazioni, delle due l’una (leggi l’articolo).
O la massima autorità sanitaria del Paese ha preso un abbaglio – ipotesi altamente improbabile – o l’abbaglio l’ha preso Draghi varando un decreto (leggi l’articolo) che rischia di rivelarsi inutile se non addirittura controproducente. Con i contagi ormai fuori controllo (giovedì è crollato pure il muro dei 200mila), l’andamento pandemico in “drastico peggioramento” e ben otto regioni che galoppano verso la zona rossa, la contromisura dell’obbligo vaccinale – si far per dire – per gli Over 50 rischia seriamente di rivelarsi un flop.
E non solo per la microsanzione (si parte da 100 euro) prevista per chi dovesse rifiutare di farsi inoculare il siero. Ma soprattutto perché è ormai chiaro che contro il dilagare dei contagi della variante Omicron i vaccini possono ben poco. La farsa però rischia di trasformarsi in tragedia da lunedì prossimo con la riapertura delle scuole.
La sola misura partorita dal Governo dei Migliori per garantire la ripresa in presenza delle lezioni è la solita Dad. Che alle superiori colpirà in maniera discriminatoria solo gli studenti non vaccinati. Nessuna traccia, invece, dell’unico provvedimento che, a detta di autorevoli esperti, avrebbe potuto aiutare a prevenire i contagi tra i banchi: l’obbligo di mascherina FFP2. Richiesta per partecipare alle conferenze stampa di Draghi e i suoi ministri, ma non per proteggere i ragazzi a scuola. Perché loro sono i Migliori e gli altri non sono un…