Onorevole Sebastiano Cubeddu (M5S), ieri la Camera ha approvato in via definitiva la legge di Bilancio. Voi deputati non avete potuto modificare il testo vista la “blindatura” causata dallo spettro dell’esercizio provvisorio. Siete comunque soddisfatti?
“Avremmo voluto, certamente, avere voce in capitolo su tanti aspetti. Ciononostante, nella Manovra sono state recepite numerose proposte del M5S. Dal taglio delle tasse al rifinanziamento del Reddito di cittadinanza, che è stato anche migliorato nella parte che riguarda l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro per i percettori ‘occupabili’, fino alla proroga del Superbonus 110% senza alcun tetto Isee, alle risorse per calmierare i prezzi delle bollette di luce e gas e alla riduzione del requisito contributivo (32 anni invece di 36) per permettere a edili e ceramisti di accedere all’Ape sociale”.
Su Reddito di cittadinanza e Superbonus però avete dovuto lottare non poco…
“Ma alla fine l’abbiamo spuntata. Il Reddito è stata un’ancora di salvezza per l’Italia durante la pandemia e ha aiutato quasi 4 milioni di persone. Si immagina cosa sarebbe successo senza? Quanto al Superbonus, grazie alla nostra insistenza abbiamo superato il pregiudizio errato secondo cui le unifamiliari fossero considerate ville di lusso. Con la proroga per tutte le tipologie di edifici potremo continuare a portare benefici a famiglie, imprese, occupazione e ambiente”.
Il numero di nuovi positivi al Covid-19 è in forte aumento. Le nuove misure del governo per contenerlo rischiano di dare un altro colpo ad alcuni settori, come il turismo, che già versano in condizioni di difficoltà. Cosa proponete?
“Gli interventi per arginare la recrudescenza del virus, che giocoforza impatteranno sull’economia, devono essere accompagnati da nuovi ristori e aiuti alle categorie più colpite, oltreché alle famiglie: penso ad esempio al calmieramento del costo delle mascherine Ffp2. A tal proposito, ieri è stato approvato un Ordine del giorno del nostro capogruppo, Davide Crippa, con cui chiediamo al governo di valutare un nuovo scostamento di bilancio. Lo sforzo fatto sia dal Conte II sia dall’attuale Esecutivo è stato senza precedenti e dovrà continuare finché sarà necessario”.
Il 2021 si chiude con oltre mille morti sul lavoro e una ripresa fatta di lavoro precario, con giovani e donne sempre più colpite. Non proprio un bell’antipasto per il nuovo anno…
“Cito il Presidente Mattarella: le morti sul lavoro sono ‘una ferita sociale lacerante’. Recentemente il governo è intervenuto con nuove norme per fronteggiare il fenomeno ma occorre fare ancora di più, agendo in particolare sulla scarsa efficacia dell’azione di contrasto contro gli infortuni. A maggio in commissione Lavoro abbiamo approvato all’unanimità una risoluzione per impegnare l’Esecutivo ad adottare una ‘strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro’: in quel documento sono stati inseriti numerosi punti ma ad oggi non abbiamo visto la loro attuazione. Serve una maggiore interlocuzione governo-Parlamento, noi ci siamo”.
E sul lavoro precario?
“Il M5S sta lavorando su due fronti: quello della lotta ai tirocini selvaggi, su cui il mio collega Niccolò Invidia ha presentato una proposta di legge, e quello per l’introduzione del salario minimo. Entrambi i provvedimenti produrrebbero effetti positivi per giovani e donne: approviamoli subito”.
A breve si aprirà il “gran ballo” del Quirinale. Cosa farà il M5S?
“Lavorerà in modo responsabile, come ha sempre fatto, per garantire l’interesse degli italiani. Serve una figura di alto profilo che ottenga un’ampia condivisione da parte delle forze in Parlamento. Una cosa è certa: non faremo compromessi al ribasso”.