Per l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Europa è l’epicentro della quarta ondata (qui la mappa). “Uno tsunami” di casi che non si vedeva da mesi e che sta mettendo in ginocchio l’intera Ue dove, in mancanza di una strategia condivisa, ognuno va per sé. Emergenza da cui sembra si stia riprendendo la Germania dove il lockdown per chi non è vaccinato, lanciato dal cancelliere Olaf Scholz, sta dando risultati superiori alle aspettative.
A Berlino e dintorni, infatti, si registra un drastico calo dei casi che ieri sono stati appena 13.908, contro i quasi 100mila che si registravano qualche settimana fa, a fronte di 69 decessi con l’incidenza per 100mila abitanti su sette giorni che è scesa a 222,7 casi. Si tratta di dati incoraggianti che confermano come la decisione di un lockdown ai soli non vaccinati, per quanto dolorosa, si è rivelata vincente.
LA MOSSA FRANCESE. Se la Germania tira un sospiro di sollievo, non sembrano passarsela altrettanto bene in Francia e nel Regno Unito. Proprio a Parigi la situazione sembra fuori controllo tanto che nelle prossime ore è in programma la riunione del Consiglio di difesa sanitaria, all’Eliseo, in cui verranno discusse misure aggiuntive per arginare la diffusione del Covid-19, e in particolare della nuova variante Omicron. I dati, del resto, impongono una stretta visto che la Francia ha superato la soglia dei 100mila contagi giornalieri.
Così il governo di Emmanuel Macron (nella foto) sta pensando di introdurre l’obbligo di mascherina all’aperto e sta valutando un Super Green Pass sul modello di quello italiano. Non va meglio neanche nel Regno Unito con il primo ministro Boris Johnson che, pur avendo iniziato a subire l’impatto di Omicron con settimane di anticipo rispetto al resto d’Europa, sta valutando di introdurre nuove restrizioni. La stretta, secondo i media locali, riguarderà pub e ristoranti per i quali si sta facendo largo l’ipotesi di riproporre il coprifuoco.
Ma l’emergenza è talmente grave, con oltre 100mila contagi al giorno, che in molti a Londra e dintorni stanno spingendo per valutare di prolungare le vacanze per gli studenti. Una misura che, però, non convince il primo ministro Johnson il quale, salvo parere diverso dalla cabina di regia che sta monitorando l’avanzare di Omicron, non intende posticipare la ripresa della didattica.