“Grave errore sul numero di decessi da Covid da parte del premier Mario Draghi, che viene invitato oggi dal Codacons a rettificare le affermazioni rese in occasione della conferenza stampa del 22 dicembre scorso”. A denunciarlo è il Codacons (qui la nota), ricordando che nel corso della conferenza stampa di fine anno (leggi l’articolo – qui il video) il premier ha affermato che “dei decessi, tre quarti non sono vaccinati”.
“Tenete presente – aveva detto il premier nel corso della conferenza stampa – che dei decessi tre quarti sono non vaccinati. Dall’inizio della campagna vaccinale il nostro Paese ha somministrato oltre 106 milioni di dosi. Il 13 febbraio l’Italia era l’ultimo tra i grandi Paesi europei per quanto riguarda la somministrazione di prime dosi. Oggi l’80% circa della popolazione ha ricevuto almeno una dose, una proporzione più alta di Gran Bretagna, Francia e Germania. Abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi. Invito tutti i cittadini a continuare a vaccinarsi e a fare la terza dose. Oggi questa è la priorità”.
Numeri che, tuttavia, secondo il Codacons, sono “smentiti dagli ultimi dati disponibili pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), secondo cui dal 22 ottobre al 21 novembre i morti per Covid-19 in Italia sono stati 1.755: tra loro 722 non erano vaccinati, mentre 1.033 avevano ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Il 58,9% dei morti, quindi, aveva ricevuto almeno una dose e il 41,1% non era vaccinato. Esattamente l’opposto di quanto affermato da Draghi”.
“Possiamo capire che un premier possa esagerare nelle sue dichiarazioni – aggiungono dal Codacons – ma sui dati, specie se così delicati perché relativi a una emergenza sanitaria in atto, deve sempre mantenere una serietà assoluta, per evitare di provocare paure e sofferenze inutili specie durante le festività. Per tale motivo il Codacons invita oggi il premier Draghi a rettificare le errate informazioni fornite ai cittadini, altrimenti sarà inevitabile una denuncia in Procura per procurato allarme”.