L'Editoriale

Il Paese va aiutato di più

Anche sulla Manovra tutti cantano vittoria. Ma diciamolo onestamente: è questa la Manovra della svolta di cui abbiamo bisogno?

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Il Paese va aiutato di più

Come succede dopo ogni giro di elezioni, anche sulla Manovra tutti cantano vittoria. Festeggia il governo che ha trovato la sintesi tra i partiti, si accodano i 5 Stelle che hanno salvato Reddito di cittadinanza e bonus 110%, con l’aggiunta di un po’ di tasse in meno per i redditi più bassi, gongolano Lega e Forza Italia che sbandierano qualche miliardo in meno di pressione fiscale, gioisce il Pd per cui quello che decide Draghi va bene a prescindere.

Ma diciamolo onestamente: è questa la Manovra della svolta di cui abbiamo bisogno? In mezzo a una pandemia, con tutti i soldi che ci arrivano dall’Europa e con un premier che è il più celebrato al mondo, per l’anno prossimo possiamo stare tranquilli? La risposta è facile, ma se ci fossero ancora dubbi si può guardare alle dichiarazioni ufficiali di chi ha fatto i conti sugli effetti della legge di bilancio. A leggere le tabelle delle forze politiche e dei tecnici indipendenti, dei giornali e dei sindacati, i risultati sono sempre diversi.

Chi ci guadagna e chi ci perde, insomma, non l’ha capito nessuno, tanto è contorto l’impianto di questa finanziaria. Un ginepraio dove il taglio di un’aliquota fiscale equivale ad aver tolto un cucchiaino di sabbia dal deserto. E ai pensionati, ai lavoratori con salari bassi, ai precari, verrà poco e niente. Poteva andare peggio? Certo, se un anno fa i 5S si fossero chiusi sull’Aventino ora le destre avrebbero fatto carne di porco di quel poco di welfare che resta. Ma chi dice che con questa Manovra si è vinto qualcosa, o non ha capito niente di come sta il Paese oppure mente sapendo di mentire.