“Condividete qui i numeri di telefono e gli indirizzi dei criminali”. È l’appello diffuso su Telegram dai No Vax, che tornano a pubblicare dati sensibili dei loro “nemici”, come era già avvenuto in passato (leggi l’articolo). Tra questi il presidente del Consiglio Mario Draghi, con tanto di minaccia di presentarsi sotto il suo appartamento “ogni sera alle 21” e la foto del premier ammanettato e con i baffetti alla Hitler.
L’intenzione, secondo quanto si legge nei messaggi pubblicati sul canale Telegram No Vax, sembra essere quella di creare una sorta di ‘black list’: nel gruppo ‘Basta dittatura!Ufficiale’ si invita gli utenti a “preparare una lista di indirizzi e numeri di telefono delle m…. criminali fasciste dittatoriali”.
Sulle minacce via Telegram nei confronti del presidente del Consiglio ora indaga la Polizia Postale. Gli appartenenti al gruppo Basta Dittatura – Proteste, dove è stato condiviso l’indirizzo del premier, è attenzionato e monitorato costantemente dalle forze dell’ordine (leggi l’articolo).
Nei giorni scorsi, oltre all’indirizzo della residenza romana di Draghi, era stato condiviso anche quello della casa in Umbria dove il premier si reca spesso durante i fine settimana. Secondo quanto apprende l’Agi, sono diversi i fascicoli aperti in più procure italiane in relazione alle minacce rivolte all’indirizzo di Draghi e di altri politici tra cui il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.