Cassonetti stracolmi, rifiuti sparsi sui marciapiedi e cittadini letteralmente imbufaliti. Col passare inesorabile dei giorni, le promesse di pulizia della Capitale entro Natale fatte in campagna elettorale dal sindaco Roberto Gualtieri (leggi l’articolo) sembrano un lontano miraggio. Malgrado un piano di pulizia straordinario voluto dal neo primo cittadino e anche la ripresa dell’attività ordinaria, Roma è nel pieno dell’ennesima crisi della raccolta dell’immondizia che fosse capitata durante la gestione di Virginia Raggi avrebbe provocato sommosse, denunce e perfino allarmi sanitari.
Che le cose stiano così e che non si tratti di un’esagerazione è evidente già solo guardando lo stato disastroso in cui versa la città eterna, visionabile anche sui social network ormai invasi di foto impietose, oppure recandosi in un bar per ascoltare cosa dicono gli avventori che già rimpiangono l’amministrazione passata. Eppure mentre i romani si lamentano, a gongolare è il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. Con un intervento alquanto curioso, andato in onda su Radio Capital, il governatore ha detto che “sulla pulizia di Roma, Gualtieri si sta muovendo benissimo ha preso il toro per le corna.
Sta intervenendo sulla pulizia della città e si è preso le sue responsabilità”. Non solo. Quasi a convincersi delle sue stesse parole, poco dopo ha ribadito il concetto dicendo che quello della monnezza, come viene chiamata a Roma, “è un problema serio ma Roberto ha iniziato col piede giusto”. Quale siano le ragioni di questo endorsment, a parte la comune appartenenza al Pd, appaiono incomprensibili. Del resto è evidente che la situazione in città non migliorerà finché non verranno realizzati gli impianti di smaltimento dei rifiuti promessi da Gualtieri, il quale si guarda bene dal dire dove intende realizzarli. Gli stessi impianti che un tempo il governatore chiedeva di realizzare alla Raggi – pena il suo commissariamento – e che ora, per ragioni ancora da capire, non chiede al sindaco Pd.
IL MOVIMENTO ATTACCA. Insomma una promozione a pieni voti contro cui tuona il consigliere comunale M5S, Paolo Ferrara, che fa notare come “enormi cumuli di rifiuti circondano ancora i secchioni, la sporcizia sulle strade aumenta e le foglie sono ovunque a coprire le vie della città. Roma è più sporca che mai e gli annunci da campagna elettorale del Pd restano tali”. Per Ferrara “il sindaco Gualtieri ha promesso di porre rimedio entro Natale ma, a questo punto, non si capisce di quale anno. Gli accordi per i trasferimenti dei rifiuti in impianti privati fuori città, per i quali i dem gridavano allo scandalo, continuano; i premi produttività per i netturbini di Ama sono stati scritti su carta”.
Tutto ciò, conclude, “dimostra l’incoerenza del passato e l’incapacità del presente di questa maggioranza. Insomma, bugiardi prima e poco affidabili adesso”. Dello stesso avviso anche il consigliere comunale di M5S, Daniele Diaco, che fa notare come “gli elogi di Zingaretti alla gestione dei rifiuti su Roma da parte di Gualtieri sono un’offesa all’intelligenza dei romani”. Secondo il pentastellato “ciò che dice” il governatore “è oggettivamente falso” e “non siamo noi a dirlo, ma la realtà dei fatti: rifiuti ovunque, Ama nel caos, raccolta che non funziona”.
Così “affermare che Gualtieri abbia preso il toro per le corna è profondamente falso e oltraggioso nei confronti dei cittadini della Capitale” e quindi “Zingaretti farebbe bene a ricordarsi, di tanto in tanto, di non essere il presidente del Pd, ma di tutti i cittadini di un’intera regione, Roma compresa”.