di Giuseppe Cantore
La commissione Onu di inchiesta sulla Siria, guidata da Paulo Sergio Pinheiro, ritiene che il regime abbia commesso crimini di guerra e contro l’umanità. Lo ha dichiarato lo stesso Pinheiro, aggiungendo di credere che anche i gruppi ribelli abbiano commesso crimini di guerra ma non contro l’umanità, perché “non c’è una chiara catena di comando”. Pinhero ha quindi aggiunto che la Commissione sta indagando sulla responsabilità di 14 sospetti attacchi con armi chimiche e che l’indagine non ha ancora determinato esattamente quali materiali siano stati usati, ma sta attendendo i risultati dell’indagine degli ispettori Onu sulle armi chimiche.
Secondo alcune indiscrezioni il rapporto parlerebbe esplicitamente di lancio di razzi contenenti gas sarin. La grande maggioranza dei feriti nella guerra civile, ha invece aggiunto Pinhero, è stata causata da armi convenzionali come armi da fuoco e mortai.
È quanto si evince dal Rapporto consegnato questo pomeriggio da Ake Sellstrom, capo della Commissione Onu inviata a Damasco, al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon (nella foto in alto con Sellstrom). La cosa certa, dunque, è che in Siria sono state usate armi chimiche. Ora però si apre la partitta su chi le abbia usate.
E su questo punto – fondamentale Usa e Russia la pensano diversamente. Secondo quanti riportato da Asianews Barack Obama, in un’intervista alla emittente televisiva ABC ha ribadito che Washington e Mosca “hanno lavorato insieme con l’obiettivo di evitare il caos in Siria” ma ha ricordato che per gli Usa “dietro gli attacchi c’è la mano di Assad“. Parere contrario da parte del presidente russo Putin, che indica in “alcune frange del movimento ribelle” gli autori dell’attacco chimico.
Le analisi
Il rapporto Onu sull’attacco del 21 agosto scorso nel sobborgo di Ghouta ad est di Damasco evidenzia che l’85% dei campioni di sangue prelevati sono risultati positivi al (letale gas nervino) sarin. Prelievi di tessuti – si legge nel testo – da 34 dei 36 persone ricoverate hanno mostrato tracce di veleno. Quasi tutti sono risultati positivi al sarin. Gli ispettori hanno anche esaminato i (resti dei) missili superficie-superficie, che hanno colpito l’area e nella maggioranza dei frammenti è stato trovato sarin. Per questo gli ispettori concludono che sono state raccolte prove convincenti che razzi superficie-superficie contenenti gas nervino sarin sono stati usate nelle aree di Ein Tarma, Moadamyah e Zalmaika a Ghouta, il 21 agosto scorso. Il rapporto ribadisce che quello del 21 agosto scorso in Siria è stato “un crimine di guerra e una grave violazione del Protocollo 1925 e di altre regole internazionale.
Le reazioni
La comunità internazionale ha ora la responsabilità di punire i responsabili e di assicurare che le armi chimiche non riemergano come strumento di guerra. Il rapporto accoglie con soddisfazione l’ingresso della Siria nella Convenzione per la proibizione di armi chimiche ma ribadisce che la situazione sarà monitorata severamente nella speranza che il Consiglio di Sicurezza e l’Opcw possano andare avanti nell’attuazione del piano. Parlando della situazione umanitaria il rapporto sottolinea che questa è disperata e sollecito tutte le parti a trovare una soluzione durevole sedendosi a un tavolo negoziale. Barack Obama torna a commentare l’accordo russo-statunitense sul disarmo chimico siriano, sottolineando che l’intesa raggiunta sabato a Ginevra può riuscire a porre fine alla minaccia delle armi chimiche in Siria. l presidente, però, è tornato a manifestare grande prudenza. Nel suo primo commento davanti alle telecamere il presidente ha sottolineato che si deve essere cauti, perché non sono state già identificate e distrutte le armi chimiche di Assad: “Non siamo ancora a quel punto”, ha detto Obama ribadendo la necessita di applicare correttamente i termini dell’intesa.