Il Movimento Cinque Stelle fuori dai radar Rai? A quanto pare non solo per scelta di Giuseppe Conte. E, forse, neanche a causa delle nomine dei nuovi direttori di testata, nessuno dei quali rappresenterebbe la “quota pentastellata”. L’assenza dei 5S nei canali della televisione pubblica, a ben vedere, non è effetto della decisione del Movimento di non partecipare più alle trasmissioni Rai.
Perché in realtà già a vedere i dati raccolti dall’Agcom e riferiti al mese di ottobre – mese peraltro non banale considerando il primo e il secondo turno delle elezioni amministrative che si sono svolte – ci si rende conto di come lo stesso Conte sia stato surclassato da altri leader molto più presenti di lui in televisione. Scelta personale o conseguenza di una sorta di sottile ostracismo? Chissà. Certo è che i dati dicono chiaramente che Conte ha “parlato” sui primi tre canali di Viale Mazzini circa 12 minuti in un intero mese. Un po’ pochini considerando anche la concomitanza con ele elezioni.
I DATI. A questo punto entriamo nel dettaglio. E partiamo da Rai1. La classifica relativa ai primi 20 soggetti politici presenti nei Tg ci dice che, al di là di Mario Draghi (36 minuti) e Sergio Mattarella (16 minuti), spazio è stato dato nell’ordine a: Matteo Salvini (11 minuti), Enrico Letta (8 minuti), Roberto Speranza (6), Giorgia Meloni (altri 6) . E solo a questo punto troviamo Giuseppe Conte con 5 minuti. E su Rai2? Stesso andazzo: il presidente M5S è in sesta posizione con poco più di 4 minuti.
Su Rai3 si “scende” a 3,5 minuti. Su RaiNews, se possibile, ancora peggio: ritroviamo l’ex premier soltanto dopo Draghi, Mattarella, Salvini, Lamorgese, Letta, Meloni, Speranza, Franco, Casellati. In percentuale parliamo del 2,05% del tempo complessivo. Un po’ pochino considerando che, al di là di come la si veda, parliamo comunque del leader della forza parlamentare più abbondante tra Camera e Senato.
STESSA MUSICA. Andrà meglio sugli altri canali? Non proprio. Il caso più eclatante, forse, arriva da Rete4. Il nome di Conte arriva non solo dopo i soliti Draghi & C., ma anche dopo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il meloniano Ignazio La Russa, il nuovo sindaco di Roma Roberto Gualtieri. E ancora: Enrico Michetti, Stefano Lo Russo, Antonio Tajani e Silvio Berlusconi. A conti fatti, in questa speciale classifica, Conte è addirittura sedicesimo con 3 minuti e 40 secondi di parola e una percentuale dell’1,54%.
Stessa identica musica anche su Canale 5 (nono con 5 minuti e 12 secondi e il 2,91%) e Italia1 (settimo con 2 minuti e 46 secondi e il 2,81%). Insomma, spazi risicati sempre e comunque nel mese di ottobre. Difficile credere sia dipeso dalla coincidenza della tornata elettorale. Ma ora si spera che almeno la scelta di non comparire più in Rai possa controbilanciare la presenta dei 5S sulle altre reti, visti i precedenti.