Sparatoria nel complesso militare della Marina statunitense Navy Yard a Washington. Intorno alle 8.20 ora locale (le 14.20 in Italia) sono stati esplosi alcuni spari. I morti sarebbero almeno 13 oltre a più di 15 feriti. Tra le tredici persone ammazzate ci sarebbe anche uno dei due killer.
Polizia e agenti federali di diversi gruppi sono intervenuti sul posto. Per un breve periodo di tempo sono stati interrotti i voli all’aeroporto nazionale Reagan di Washington.
Teatro della sparatoria è il quartier generale del Naval Sea Systems Command, il più grande dei cinque commandi tecnici della Marina degli Stati Uniti, dove lavorano circa tremila persone. Il Naval Sea Systems Command si occupa di costruzione, acquisto e manutenzione di navi e sottomarini della Marina Usa, oltre che dei loro sistemi di combattimento. E qui è convogliato un quarto dell’intero budget destinato alla Marina Usa.
“E’ stato commesso un atto codardo contro dei patrioti che non si aspettavano di essere attaccati nei loro uffici”, ha commentato l’accaduto il presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, “ancora non conosciamo tutti i fatti, sappiamo però di trovarci davanti ad una strage di massa avvenuta dentro un istituto militare della nostra capitale”.