Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump, si è presentato oggi negli uffici dell’Fbi di Washington dopo essere stato incriminato, la scorsa settimana, per oltraggio al Congresso per aver negato la sua collaborazione alla Commissione della Camera che sta indagando sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio scorso (leggi l’articolo). La sua comparizione in tribunale è attesa per oggi.
Il Dipartimento di Giustizia ha fatto sapere che sono due i capi di imputazione contestati a Bannon: uno, per l’appunto, riguarda il non aver testimoniato e l’altro per non aver consegnato i documenti richiesti, invocando il fatto che Trump ha invocato il privilegio esecutivo sugli atti della sua presidenza.
Venerdì scorso il 67enne ex guru di Trump era stato incriminato per oltraggio al Congresso per essersi rifiutato di comparire a deporre il 14 ottobre e di fornire i documenti chiesti dalla Commissione della Camera che indaga sull’assalto del 6 gennaio. Bannon è sospettato di avere informazioni su possibili legami tra l’ex presidente e i suoi sostenitori che avevano dato l’assalto alla sede del parlamento degli Stati Uniti.
“Combatteremo sempre il regime di Joe Biden” ha detto ai giornalisti Bannon mentre si consegnava all’Fbi aggiungendo: “Voglio che voi, ragazzi, restiate concentrati sul messaggio… Questo è tutto rumore”.