“Bisognerebbe andare tutti sotto il palazzo e lanciare le bombe tutti insieme, così la smettono con questa dittatura”. È uno dei messaggi, comparsi sui canali Telegram, con cui i No Vax e i No Green pass commentano le perquisizioni condotte dalla Polizia in 16 città italiane nei confronti di 17 persone, indagate e ritenute dagli inquirenti i maggiori esponenti di Basta dittatura (leggi l’articolo).
In altri messaggi si continuano a minacciare le Istituzioni, ma anche i magistrati della Procura di Torino che hanno ordinato le perquisizioni di oggi contestando agli indagati i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici ed istigazione a disobbedire le leggi. “Sapete cosa fare a Valentina Sellaroli, a tutta la procura di Torino e al questore Vincenzo Ciarambino” si legge in un messaggio.
E ancora: “Ste m… criminali stanno 24 ore su 24 a monitorarci. Hanno già finito di perseguire tutti i mafiosi e sono passati agli anti-dittatura” e “Grazie alle m… criminali nazidittatoriali della Digos per il riconoscimento”.
“Ci stanno dando la caccia. Stiamo attenti. La verità fa male a questo governo” scrive un altro No Vax su Telegram. “Potremmo organizzare gruppi di centinaia di persone – si legge ancora – ed entrare senza mascherine in un centro commerciale. Ci rivolgiamo alle forze dell’ordine: state difendendo un governo che non e’ giusto, che sta facendo male. Il popolo si sta ribellando non perché è cattivo. Il nostro è un modo di dire no alle ingiustizie”.
I 17 indagati, secondo quanto ha ricostruito la Polizia, istigavano sistematicamente all’utilizzo delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi.