“Per noi il Reddito di cittadinanza così come è strutturato oggi non dà quelle risposte per cui questo provvedimento è stato fatto perché non intercetta gli incapienti del nord ed è diventato un disincentivo a cercare lavoro nel Mezzogiorno”. È quanto è tornato a ribadire, come aveva già fatto anche in passato (leggi l’articolo), il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, parlando a margine all’assemblea di Federmanager.
“Si è dimostrata una misura fallimentare – ha aggiunto il numero uno degli industriali – sulle politiche attive del lavoro, lo abbiamo sempre detto e non ci hanno ascoltato. Ci dispiace vedere che si mettono 4 miliardi sui centri per l’impiego che sono stati un grande fallimento”.
“I centri pubblici per l’impiego intermediano in Italia circa il 3 per cento dell’outplacement. Non è li’ che si fa incrocio tra domanda e offerta nel mondo del lavoro” ha detto ancora Bonomi. “Cosa facciamo? Ci mettiamo altri 4 miliardi in più – ha aggiunto il presidente di Confindustria – così rendiamo ancora più costoso questo fallimento. Credo che non sia quella la strada”.
“Il ragionamento che vogliamo fare tutti – ha detto ancora – è un altro. Se vogliamo veramente combattere la povertà dobbiamo mettere insieme gli strumenti. Oggi abbiamo il Reddito di cittadinanza, l’assegno unico, la riforma fiscale per quanto riguarda gli incapienti, il riordino generale delle detrazioni di famiglia. Tutti strumenti che non si parlano. Mettiamoli insieme, facciamo un progetto di grande visione di contrasto alla povertà, ottimizziamo risorse, per noi emergenza è creare più lavoro”.