Eppure Augusto Minzolini di politica dovrebbe masticarne avendo fatto il giornalista e poi il senatore (dimesso) prima di tornare alla macchina da scrivere come direttore de Il Giornale. Eppure il suo quotidiano ieri era appena uscito con un articolo al mercurio fulminato su Beppe Grillo che sarebbe sparito dallo spettacolo e dalla politica dopo la fiammata estiva con Giuseppe Conte (soprannominato Il Mago di Oz), placata al pesce bibboniano, quando il suddetto Grillo, memore forse di quanto gli suggeriva a suo tempo il suo amico scrittore Stefano Benni, si riprendeva le luci della ribalta con un video di una certa caratura postato appunto sul suo mitico blog e dal titolo del tutto eloquente: “Reddito di base universale da parte della banca centrale” in cui cita l’attivista giapponese Shigheito Sasaki che spiega come utilizzare il 30% del Pil mondiale per rendere felici i meno abbienti.
UN TEMPO PER TUTTO. Eppure Minzolini – che ha la maturità classica – dovrebbe sapere che i greci, maestri di vita, avevano due termini privilegiati per definire il tempo e cioè χρόνος (chronos) e καιρός (kairos). Il primo era il tempo normale cioè quello indicato dal moto del sole mentre il secondo era un tempo filosofico e sofisticato e cioè era il tempo “giusto” o “aopportuno” per dire o fare una cosa. Ebbene il Minzolini ha proprio sbagliato il kairos perché il video di Grillo epifanizzava sul suo blog proprio poco dopo l’articolo de Il Giornale sulla sua (supposta) sparizione (di Grillo non del kairos).
Insomma, a Minzolini è venuta a mancare una qualità fondamentale e cioè quello che comunemente in italiano si chiama tempismo. Ecco il tempismo di Minzolini è paragonabile a quello di uno che inconsapevole gioisce garrulo dopo che la moglie del suo migliore amico è scappata con l’amante oppure a quello di uno dice “tutto è bene quello che finisce bene” mentre un meteorite sta per sfragnarsi sul suo ombrellone al mare. Minzolini purtroppo manca del kairos e questa è una grave pecca per chi dirige un giornale. L’intento voleva essere denigratorio nei confronti del guru genovese.
Preferivamo il Minzolini giovane attore ricciuto alle prese con i problemi esistenziali dell’adolescenza in Ecce Bombo di Nanni Moretti a questo vate trinariciuto di guareschiana memoria che cerca di sparare il calcio dell’asino a Grillo e l’unica cosa che ottiene è invece spararselo sui gioielli di famiglia. Il tutto per dire che, insomma, chi la fa l’aspetti e che ci sono fior di teorie a cui molti credono, riguardo ad una cosa che si chiama karma e che dovrebbe fungere da livellatore universale delle cattiverie umane in generale e forse anche di quelle giornalistiche in particolare. Insomma, a Minzo è andata proprio male perché l’articolo de Il Giornale è uscito proprio a ridosso di quello su un tema fondamentale per i 5S come quello del reddito universale. Un tema che ha peraltro l’afflato e la nobiltà della globalità e non solo delle (note) miserie peninsulari.
Il post di Grillo è quasi un manifesto politico più che un post messo là da un anziano signore coi capelli bianchi e ricciuti in un pomeriggio di noia festiva dovuto al noto recente trittico di Halloween. Ecco Minzolini, per non incorrere più nella vendetta del Dio del Karma, è meglio che si ripassi il greco non solo nella sua complessa grammatica, ma soprattutto la parte filosofica, come appunto quella che riguarda il chronos e il kairos. In futuro occorre fiutare bene l’aria e mettersi in frequenza con il kairos, così, per evitare clamorose smentite e più prosaiche figuracce.