Terza dose del vaccino anti-Covid per i 50enni e un nuovo protocollo per la scuola. Sono questi i principali provvedimenti, oltre la possibile proroga dello stato di emergenza e dell’obbligo del Green pass fino a marzo (leggi l’articolo), a cui sta lavorando il Governo.
“Tra oggi e domani sarà approvato dal governo il nuovo protocollo per la scuola”. È quanto ha detto a Radio24 il sottosegretario della Salute, Andrea Costa. L’obiettivo, ha aggiunto l’esponente dell’Esecutivo, “è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la Dad”.
“Credo sia stato giusto introdurre il parametro per chi si è vaccinato. Questo – ha aggiunto Costa – è un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più. E’ troppo importante per i nostri ragazzi svolgere l’attività didattica in presenza”.
“È ragionevole pensare ad una estensione della platea”, ha detto sempre Costa ma a proposito della terza dose, e “credo entro la fine dell’anno si potrà arrivare ai 50enni”, ma ora è il momento di “un appello che dobbiamo fare a tutti quei cittadini per cui è già prevista la somministrazione della terza dose: devono iniziare a prenotarsi nelle piattaforme regionali per aiutare da un punto di vista organizzativo e logistico”.
“Se oggi i cittadini che hanno deciso di non vaccinarsi possono usufruire di tutta una serie di libertà è perché 45 milioni di concittadini invece si sono vaccinati – ha aggiunto il sottosegretario -, e hanno ben compreso come la vaccinazione sia l’unico strumento per uscire da questa pandemia”.
Dunque, ha detto ancora Costa, “è chiaro che questi cittadini che oggi non si vaccinano rischiano di assumersi la responsabilità di vedere prolungate alcune restrizioni” per cui “mi auguro che ci sia una responsabilizzazione da parte di quei cittadini che ancora oggi non si sono vaccinati, nella convinzione che gran parte di essi siano cittadini non ascrivibili alla categoria dei No Vax, nei confronti dei quali evidentemente ogni evidenza scientifica non produce nessun effetto di convincimento, ma ce ne sia una buona parte che invece può essere convinta e deve essere convinta attraverso il dialogo”.