Nell’Unione europea “servono più rinnovabili ed energia pulita” perché “sono libere da emissioni di anidride carbonica e sono prodotte nell’Ue”. Ma “accanto a queste abbiamo bisogno anche di una fonte stabile, il nucleare, e durante la transizione del gas naturale”.
Sono destinate a far parlare a lungo le parole con cui la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, apre all’energia atomica facendo una giravolta rispetto ai mesi scorsi quando il mantra per Bruxelles era quello di accelerare il più possibile sulla transizione ecologica. Proprio per questo la presidente annuncia che “presenteremo la nostra proposta sulla tassonomia” che, come chiesto dalla Francia, potrebbe portare all’inserimento del nucleare tra le fonti di energia adatte alla transizione ecologica.
“Rimango perplesso leggendo la dichiarazione della Commissaria von der Layen che intende esplorare strategie nuove per alimentare la resilienza e l’indipendenza dell’Ue attraverso gas e nucleare. Non ci servono”. Questa la risposta secca del 5 Stelle Gianni Pietro Girotto, Presidente della Commissione Industria Commercio e Turismo al Senato, che non ne vuole sapere di nucleare dato che “non solo non è necessario per raggiungere l’obiettivo degli Accordi di Parigi” ma “non è nemmeno la soluzione per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia, problema che ha riguardato anche la Francia nuclearista che dovrebbe iniziare a tenere d’occhio anche il prezzo dell’uranio, schizzato alle stelle”.