Quota 100 non sarà rinnovata. Draghi da Bruxelles ribadisce la posizione del Governo sulle pensioni. “Ma sul passaggio alla normalità occorre gradualità”

Draghi ribadisce la posizione del Governo su Quota 100. "Non sarà rinnovata. Ma sul passaggio alla normalità occorre gradualità".

Quota 100 non sarà rinnovata. Draghi da Bruxelles ribadisce la posizione del Governo sulle pensioni. “Ma sul passaggio alla normalità occorre gradualità”

“Io ho sempre detto che Quota 100 ha una durata triennale e che non verrà rinnovata, ma sul passaggio alla normalità occorre gradualità”. È quanto ha ribadito oggi il premier, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa a margine del Consiglio Europeo in corso a Bruxelles (qui il video). “Il tema delle pensioni – ha aggiunto il presidente del consiglio – è oggetto di discussione della legge di bilancio, quota cento non verrà rinnovata ma occorre assicurare una gradualità nel passaggio verso la normalità”.

“Questo è oggetto di discussione della legge di bilancio – ha detto ancora Draghi – che presenteremo la settimana che viene. Io non ero d’accordo con Quota 100 e non verrà rinnovata, ora occorre assicurare una gradualità nel passaggio a quella che era una normalità ed è questo l’oggetto della discussione. L’importante è tenere fisso che la legge non sarà rinnovata, poi bisogna essere graduali nell’applicarla. I dettagli saranno resi noti nel corso della legge di bilancio”.

“La posizione del Governo – ha detto, sempre a proposito di Quota 100, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine del convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria in corso a Napoli – si espliciterà con la presentazione del Bilancio e delle norme collegate. Quello che mi pare, ad oggi, è che il Governo con il documento di programmazione vada oltre Quota 100 cercando di superare le sue distorsioni”.

“Si terrà più conto – ha aggiunto il ministro del Lavoro – delle condizioni di lavoro delle diverse categorie e si proverà, come io auspico, a recuperare una distorsione di Quota 100, cioè il fatto che abbia mandato in pensione prevalentemente uomini. Queste due cose credo siano all’attenzione del Governo: c’è un confronto, vediamo come prosegue”.

“Stiamo lavorando per tutelare il diritto al lavoro e alla pensione, ci lavoro io direttamente con il presidente Draghi, l’importante è non tornare alla legge Fornero” ha detto, invece, il leader della Lega, Matteo Salvini. “Non vogliamo chiamarla ‘quota 100’, la chiamiamo ‘quota Y’ – ha aggiunto -, l’importante che dal primo gennaio non puoi portar via 5, 6, 7 anni di vita a tanti lavoratori. Se si vuole la si chiami con un nome diverso ma metti una somma per accompagnare chi avrebbe avuto diritto a ‘quota 100’ nel 2022 e nel 2023. Pensiamo ai lavori usuranti, a chi lavora da 41 anni, penso a ‘opzione donna’”.

Poi ancora sulla questione pensioni, il leader della Lega ha sottolineato: “Non sono affezionato ai nomi, mi interessa il contenuto e che dal primo gennaio ci siano lavoratori e lavoratrici che vedono tutelati i loro diritti. Il ritorno alla legge Fornero è assolutamente incompatibile con la realtà”.

https://youtu.be/x_q84OKXo7A

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