Potrebbe essere Marysthell Polanco, che dieci anni fa era considerata una delle fanciulle più fedeli delle serate di Arcore, la prima delle tre ex ospiti della residenza di Silvio Berlusconi, che hanno deciso di raccontare “la verità” sul “bunga-bunga”, a salire, forse già il 17 novembre, sul banco degli imputati per fornire “lunghe e articolate dichiarazioni”, come ha spiegato il suo legale, l’avvocato Paolo Cassamagnaghi. Nel frattempo, le altre due, Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, che abitavano, come ricostruito nelle indagini, in due ville a Bernareggio messe a disposizione dal Cavaliere, hanno continuato ad attaccarlo.
Lo avevano già fatto a margine della scorsa udienza e lo hanno rifatto ieri, raccontando di aver ricevuto pure telefonate dall’ex premier. “Il giorno dopo la mia presenza in Tribunale il 6 ottobre ho ricevuto una telefonata da Berlusconi che mi invitava ad Arcore, io ho negato l’invito dicendo che, se voleva, di contattare i miei legali. I toni non erano molti amichevoli”, ha spiegato Guerra, difesa dall’avvocato Nicola Giannantoni, parlando coi cronisti. “Cene eleganti? Ci viene da ridere, non scherziamo. Berlusconi ci ha rovinato la vita”, avevano detto lei e l’amica due settimane fa. E ieri hanno spiattellato in piazza i contenuti di quelle chiamate: “È durata 10 minuti la conversazione – ha spiegato Guerra – poi magari quando ci sarà l’udienza con i magistrati farò presente anche questo”.
In aula, ha aggiunto, “mi difenderò perché sono innocente, non sono stata corrotta. Anzi, sono solo una vittima di questo processo”. I toni della telefonata, ha ribadito, “non erano amichevoli, non ho più rapporti con lui e quindi sentirmi chiamare dopo 24 ore, dopo mesi che non ti sento è un po’ strano”. “Siamo due persone perbene – ha detto Sorcinelli, difesa dall’avvocato Luigi Liguori – e invece ci siamo trovate sui giornali come due criminali, due poco di buono. Non posso risponderne io, io sono piccola così rispetto a un uomo così potente, ho anche un po’ di paura. Berlusconi ha chiamato anche me – ha concluso – ma non ho risposto”.
Tanto la Guerra quanto la Sarcinelli potrebbero essere ascoltate probabilmente il 24 novembre. Da parte sua il leader di Forza Italia accusato di corruzione in atti giudiziari perché, secondo i pm, avrebbe versato milioni di euro affinché le giovani e altri testimoni mentissero nei processi sul caso Ruby, dovrà decidere se farsi interrogare in aula o meno. “E’ una valutazione che certamente dovremo svolgere – ha chiarito l’avvocato Federico Cecconi – tenendo conto delle sue condizioni di salute, ma è un’opzione certamente praticabile”.
Intanto, nell’aula bunker di via Ucelli di Nemi per ore è andata avanti la deposizione di un investigatore di polizia giudiziaria che ha ricostruito dettagli delle indagini già venuti a galla almeno 6 anni fa: la frequentazione di Arcore da parte di Iris Berardi, anche lei all’epoca minorenne, il viaggio che Ruby fece in Messico per evitare di testimoniare in Tribunale e che, secondo l’ex fidanzato Luca Risso, sarebbe stato suggerito dall’ex premier. In più, le lettere inviate quasi 8 anni fa alle ragazze in cui l’ex premier scriveva: “Ti voglio bene ma sono obbligato a sospendere il mio contributo” di 2.500 euro al mese.
Contro-esaminato anche dall’avvocato Cecconi, il teste dell’accusa ha sostenuto che nessuna delle imputate, Ruby compresa, ha mai avuto un atteggiamento “ricattatorio o estorsivo” ai danni di Berlusconi. Anche Risso, infine, si sottoporrà all’esame, così come l’ex legale di Karima, l’avvocato Luca Giuliante. Ma i legali di Risso hanno fatto sapere che è residente in Messico e quindi chiedono tempo. Il calendario degli interrogatori ci sarà il 3 novembre.