“Viviamo un periodo di grave malessere economico e sociale, chi specula sulla buona fede dei cittadini tiene un comportamento molto grave”. Questo il giudizio sulle recenti tensioni di piazza, sfociate nell’assalto alla sede della Cgil di Roma (leggi l’articolo), da parte della senatrice e capogruppo del Movimento 5 Stelle della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari, Elvira Evangelista.
Dopo mesi di allarmi da parte delle agenzie di sicurezza, esplodono le rivolte violente contro il Green Pass da parte degli estremisti che hanno messo a ferro e fuoco Roma. Si è superato il segno?
“Sì, alle legittime manifestazioni di dissenso pacifiche si sommano e si mescolano comportamenti inaccettabili, intrisi di violenza, estremismo politico e ideologico nonché obiettivi di destabilizzazione del sistema politico-sociale. Inoltre, chi guida queste azioni al falso grido di ‘libertà’ diffonde informazioni gravemente false e fuorvianti che alimentano ulteriore malcontento tra tante persone che in buona fede credono alla propaganda estremista. Viviamo un periodo di grave malessere economico e sociale, chi specula sulla buona fede dei cittadini tiene un comportamento molto grave”.
Scontri troppo gravi per far finta di niente. Proprio per questo il Movimento 5 Stelle e l’intero centrosinistra hanno presentato una mozione alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova & Co. Condivide questa iniziativa?
“Certo. È uno degli strumenti di indirizzo di cui dispone il Parlamento ed è giusto utilizzarlo. Le associazioni che si richiamano al fascismo, che esaltano esponenti, principii e metodi propri del ventennio, che professano idee antidemocratiche, fondate sulla violenza come metodo di lotta politico, che screditano e denigrano le nostre istituzioni, sono incompatibili con il nostro ordinamento, a partire dalla Costituzione per finire con diverse norme di legge e lo stesso Codice Penale”.
La Meloni intanto dice che non sa chi c’è dietro gli assalti e di fatto evita di prendere posizione mentre Salvini si limita a dire che non aderirà alla manifestazione del 16 ottobre… insomma, le destre non riescono a prendere le distanze una volta per tutte dai gruppi neofascisti. Come si spiega questo atteggiamento?
“La vaghezza con cui Giorgia Meloni ha commentato i fatti gravissimi di sabato scorso è desolante. Poche parole, apparse di circostanza. Purtroppo, la matrice sappiamo bene qual è. Che quegli assalti siano opera della destra estremista si evince da foto e video. Ma non serve nemmeno: sono stati fermati i leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore, che tutti abbiamo visto alla manifestazione di Piazza del Popolo e anche nell’irruzione alla sede della Cgil. Gravissime anche le azioni criminali a danno di sanitari e forze dell’ordine. Attendiamo per tutto l’esito delle indagini aperte dalla magistratura”.
Meloni e Salvini, sfruttando gli scontri violenti da parte della “galassia nera”, tornano a chiedere le dimissioni del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, da loro ritenuto “incapace” di gestire l’ordine pubblico. Cercano un capro espiatorio?
“Sì, cercano di spostare l’attenzione. Fanno volutamente confusione tra argomenti diversi: la gestione dell’ordine pubblico con la scelta deliberata di dar vita a scontri e violenze. Piuttosto, anziché strizzare l’occhio al dissenso, prendano le distanze, una volta per tutte, da questi estremisti che approfittano di una situazione sociale e sanitaria delicata per creare tensione sociale”.
Fratelli d’Italia e la Lega sono finiti nell’occhio del ciclone a seguito dell’inchiesta “lobby nera” fatta da Fanpage.it da cui sono emersi gli ammiccamenti verso l’estrema destra fatti da entrambi i partiti. Tali rapporti, secondo lei, sollevano un problema politico?
“Si perché se esistono, come sembra, all’interno di queste forze politiche frange estremiste o ambienti neofascisti, o si fossero davvero verificate azioni illegali come finanziamenti in nero e riciclaggio, i loro leader dovrebbero immediatamente allontanare i soggetti interessati, senza se e senza ma. Se non lo faranno la responsabilità politica sarebbe enorme”.