di Alessandro Barcella
I controlli ci sono e frequenti, ma i numeri che ci restituiscono raccontano una situazione che permane in stato di allerta. Stiamo parlando dell’Ortomercato di Milano, la più grande struttura del genere in Italia. Gli ultimissimi dati sono quelli delle verifiche effettuate, nel corso dei primi sei mesi del 2013, dagli agenti della Polizia Locale. Ben 400 le persone fermate e denunciate per accesso abusivo all’immensa area, che ospita i mercati all’ingrosso di frutta e verdura, fiori, prodotti ittici e avicunicoli. E’ il comandante della municipale del capoluogo lombardo, Tullio Mastrangelo, a riferire i numeri: “A quei numeri si aggiungano 4 arresti per riciclaggio di rifiuti e 5 per rissa aggravata, oltre alla cattura di un latitante”. I vigili hanno inoltre elevato una ventina di sanzioni per mancato rispetto delle regole sul trasporto delle merci e oltre 30 denunce per lavoro nero, una piaga che in passato ha rappresentato il vero tallone d’Achille. Sequestrati infine 2500 chili di merce abusivamente posta in vendita. Numeri importanti, che si aggiungono a quelli delle verifiche interne della società che gestisce i mercati: oltre 28mila controlli effettuati agli ingressi e quasi 1300 anomalie riscontrate, riferiscono da Sogemi, per un totale di 4000 euro di sanzioni comminate.
Sogemi S.p.A, partecipata dal Comune di Milano al 99,9946%, gestisce dunque 600mila metri quadrati di spazi destinati all’ingrosso agroalimentare. Una vera e propria “macchina da guerra”, che ha registrato nel 2011 quasi 14 milioni di Euro di fatturato. Inevitabili dunque, per grandezza delle aree e importanza del comparto, le questioni di sicurezza. Ricordiamo che a seguito di minacce di esponenti legati alla criminalità organizzata (dopo l’allontanamento di alcune maestranze dall’ortomercato) i vertici della società hanno dovuto ricorrere ai servizi di una scorta privata. Sono Luigi Predeval e Stefano Zani infatti, rispettivamente Presidente e Direttore Generale dei mercati, a pesare per la prima volta sul bilancio della partecipata per una spesa totale che si aggira tra i 50 e i 100mila euro. “A Maggio 2012 abbiamo provveduto a sgomberare l’area Tir, all’interno della quale c’era un parcheggiatore abusivo presente dai primi ’90 – ricordano da Sogemi -. Abbiamo incrementato i controlli sui lavoratori impiegati dai grossisti, puntando al radicamento del lavoro nero: una tale pulizia può portare con sé problemi, così come quando di colpo butti fuori dal giro del lavoro 16 cooperative”.