Le olgettine ora scaricano il Cav. Ad accusare Silvio Berlusconi, dopo Marysthell Polanco, sono Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli. Al termine dell’udienza del processo Ruby ter, ieri le due, che abitavano in due ville a Bernareggio messe a loro disposizione dall’ex premier, hanno annunciato di essere pronte a dire la “verità” sulle serate di Arcore. “Cene eleganti? Ci viene da ridere, non scherziamo”, hanno detto. “Ci ha rovinato la vita”, hanno poi aggiunto riferendosi al leader di Forza Italia.
L’UDIENZA. Ieri, davanti ai giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano (leggi l’articolo), è ripreso il processo a carico di Berlusconi e altri 28 imputati, tra cui appunto Polanco, Guerra e Sorcinelli. I giudici hanno deciso di acquisire i verbali con le dichiarazioni fatte in fase di indagini, nel 2015, da Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia dell’ex premier e presunto “ufficiale pagatore” delle olgettine. Spinelli avrebbe infatti dovuto testimoniare, ma ha presentato un impedimento per motivi di salute. “Berlusconi non lo vedo e non lo sento più, non mi interessa più la sua vita – ha dichiarato la Sorcinelli – lui ha sempre cercato di risolvere solo i suoi interessi e io sono rimasta coinvolta in questa storia. Ora penserò alla mia vita e a dimostrare la mia innocenza”.
Sulla stessa linea la Guerra: “Parlerò in aula, anche perché chi è imputato non viene e non ci mette la faccia, sono d’accordo col pm Siciliano, è vecchio ma poteva presentarsi”. E sull’ipotesi del Cav candidato a sostituire Sergio Mattarella al quirinale? “Per me deve stare a casa a fare il nonno”. “La mia vita – ha sottolineato la Guerra – è bloccata a causa sua e valuterò se ci sono cose in più da dire, sono molto risentita con lui, molto indignata, non posso sentirmi dare della escort da anni, doveva proteggermi. Cene eleganti? Mi viene da ridere, no comment”. “Come avevo già detto ad una televisione – ha concluso – all’ultima cena in Sardegna a cui ho partecipato sono scappata per la vergogna vedendo quelle scene”. Il prossimo 20 ottobre verrà esaminato l’ultimo testimone della pubblica accusa e poi sarà la volta degli esami degli imputati. Altre udienze sono già fissare per il 3, il 17 e il 24 novembre.
IL PROCEDIMENTO. Il processo Ruby ter, con imputati l’ex premier e altre 28 persone, accusate a vario titolo di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, è iniziato quattro anni fa e, tra uno stop e l’altro, ancora non si conclude l’istruttoria. Per gli inquirenti, le olgettine sarebbero state ricoperte di denaro per tacere su quanto accadeva realmente nelle “cene galanti” ad Arcore. I pm hanno anche ritoccato il valore delle due ville che il Cav avrebbe regalato a Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli. Da poco meno di 900mila euro ciascuna a poco più di 1,1 milioni.
Vicende che partono dal caso della allora diciassettenne marocchina Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori, accompagnata, il 27 maggio 2010, in questura a Milano per essere identificata, in quanto sospettata di furto e priva di documenti. Da lì sono seguiti undici anni di tormenti per il Cav. Avvertito che la minore era stata fermata, Berlusconi telefonò infatti al capo di gabinetto della questura, chiedendo che Ruby venisse affidata all’allora consigliera regionale del Pdl, Nicole Minetti. Il 21 dicembre l’ex premier venne quindi indagato per concussione. Per gli inquirenti, una vicenda in cui il Cav aveva abusato del suo ruolo per fare pressioni nel rilascio di Ruby, con l’obiettivo di nascondere il reato di prostituzione minorile.