Non sono tante le amministrative ad impensierire il segretario del Pd Enrico Letta (nella foto) – vista la concreta possibilità di fare cappotto nelle principali città al voto, comprese Roma e Milano (leggi l’articolo) – ma la sfida personale che lo attende nello stesso week elettorale: il seggio parlamentare del collegio Toscana 12, Arezzo e Siena, lasciato vacante comprende te da Pier Carlo Padoan (Pd) un anno fa è destinato per ovvie ragioni ad avere ripercussioni anche al di fuori dei confini toscani.
Non caso il numero uno del Nazareno, cosciente di giocarsi tutto in una partita con risvolti nazionali, nelle ultime settimane ha battuto palmo a palmo il collegio nelle ultime settimane e ha chiuso il suo tour elettorale ieri sera a Siena, storico “fortino rosso” espugnato per la prima volta nel 2018 dalla destra con l’elezione a sindaco di Luigi De Mossi sulla scia del crack della banca Monte dei Paschi, legata a doppio filo alla sinistra locale e non solo.
La sfida per la conquista del seggio è, principalmente, tra il segretario del Pd, alleato con M5s, Iv e Articolo uno, e Tommaso Marrocchesi Marzi, imprenditore locale sostenuto dalla coalizione di centrodestra (Lega, FdI e FI) ma è chiaro che è Letta a giocarsi il tutto per tutto: “Mi sono candidato nel collegio di Siena-Arezzo senza nessun paracadute. Se io perdo vado a casa”, disse perentorio ad agosto dal palco del meeting di Rimini. Una “promessa” che già altri prima di lui hanno fatto e poi non mantenuto (leggi Matteo Renzi). Alle urne l’ardua sentenza.