Il Green Pass “è uno strumento che ci permette di riprendere le attività e con oltre 70 milioni di certificati verdi che sono stati scaricati, i cittadini hanno preso coscienza di questo strumento”. Parola del sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Con l’introduzione della certificazione verde c’è stato un incremento delle vaccinazioni e ci auguriamo che si continui così per arrivare all’obiettivo del 90 per cento, che credo sia raggiungibile”.
SU IL SIPARIO. Dunque, Green Pass alla mano, per cinema e teatri si va verso un aumento della capienza: “Il 30 settembre ci sarà una valutazione del governo: credo che si potrà procedere ad ampliare le capienze per teatri e cinema”. Costa ipotizza “una tappa intermedia al 75-80 per cento per poi guardare nelle prossime settimane all’obiettivo del 100 per cento”. Il destino delle discoteche è, invece, appesa interamente al Comitato tecnico scientifico che, sempre entro il 30 settembre dovrà stabilire se i locali da ballo potranno riaprire completamente grazie al Green pass: finora hanno potuto offrire solo servizio di bar e ristorazione.
Ma il verdetto sulle discoteche dipenderà essenzialmente dall’andamento della pandemia, in particolar modo da quanto rallenterà, se rallenterà, la diffusione del virus. Ma non solo. Fondamentale sarà anche l’analisi dell’impatto che avrà avuto, sulla pandemia, la riapertura delle scuole il 13 settembre. Se, come appare probabile, la corsa del virus dovesse continuare a rallentare, ci sarà sicuramente il via libera per l’aumento della capienza consentita per cinema, teatri, musei stadi.
Dunque, il vero nodo sono le discoteche, poiché si tratta dell’unico luogo di aggregazione che ancora non è stai mai riaperto con il suo scopo principale – cioè sala da ballo – dall’inizio della pandemia. Vengono, infatti, considerate luogo per antonomasia di contagio. Per averne conferma anche il ministro Dario Franceschini ha sottolineato come non si tratta di musei. “Un conto è passeggiare in modo ordinato nei luoghi di cultura, un altro è ballare. Le discoteche richiedono movimenti, contatto fisico e assenza di mascherine. Non confondiamo situazioni differenti”, ha tagliato corto.
E sempre il responsabile della Cultura è tornato alla carica sulla capienza: “Abbiamo indicato nel decreto che entro il 30 settembre il Cts dovrà dare un parere sulle sale di teatri e cinema e nel momento in cui, grazie al Green Pass, ci sono treni pieni, si possono fare matrimoni, i supermercati sono pieni, è assurdo che non si possa tornare alla normalità nei cinema e nei teatri, ne va della loro sopravvivenza. Sono convinto che arriveremo concordemente ad allargare queste misure”.
TERZA DOSE. Mentre si attende il testo definitivo del decreto sull’estensione del Green pass, tra le limature annunciate da governo e maggioranza ci saranno probabilmente aggiustamenti per i lavoratori della sicurezza e la possibilità, per le imprese con meno di 15 dipendenti, di sostituire i lavoratori sospesi – perché non in possesso della certificazione verde – per un totale di 20 giorni in due tranche da 10, fino al 31 dicembre. Sull’altra questione su cui da giorni si discute, ovvero la terza dose di vaccino anti-Covid a tutta la popolazione, il sottosegretario Costa è stato chiaro: “La politica deve attendere le indicazioni della scienza”, ha rilevato, sottolineando di essere inoltre “favorevole alla vaccinazione per i bambini una volta che le agenzie regolatorie e l’Aifa si saranno pronunciate in merito”.