Qualcosa si muove in Autostrade per l’Italia (Aspi) e in cima alla holding di controllo, Atlantia. Qui la famiglia Benetton attraverso la cassaforte Sintonia ha rafforzato la sua presenza, comprando azioni per lo 0,75% del capitale, consolidando così la propria quota al 31%. Ma è la novità annunciata dall’amministratore delegato di Aspi, Roberto Tomasi, ad essere più significativa, soprattutto se si considera la strategia con cui questa società ha sempre gestito le sue concessioni autostradali.
Ora con l’ingresso dello Stato attraverso Cassa depositi e prestiti si cambia (leggi l’articolo). Da oggi, infatti, gli automobilisti che subiranno ritardi a causa di cantieri sulla rete viaria potranno chiedere un rimborso per il danno subito, che potrà arrivare fino al 100% del pedaggio.
Aspi ha spiegato (qui la nota) che a questa misura saranno destinati 250 milioni in cinque anni nei quali sono compresi i ristori per 77 milioni già decisi per le agevolazioni tariffarie principalmente in Liguria. Al momento i cantieri attivi sono circa 300 in 2.855 chilometri di rete Aspi.
Gli automobilisti dovranno scaricare l’App “Free to x” che consentirà la registrazione dei rimborsi sperimentale tra oggi e il 31 dicembre, mentre i pagamenti arriveranno da gennaio 2022. La società ha spiegato che il Cashback è dovuto per tutte le tipologie di veicoli compresi quelli pesanti. Per valutare i ritardi si considera un tempo di percorrenza standard di 100 chilometri all’ora per i veicoli leggeri e 70 per i mezzi pesanti, ma si sarà rimborsati solo nel caso di cantieri che hanno limitato la viabilità.
“La misura – fa sapere Autostrade -, condivisa con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili e in fase di presentazione formale all’Antitrust, rientra nella strategia complessiva di Autostrade per l’Italia e consente di mettere a disposizione degli utenti nuovi servizi interattivi, per conoscere in tempo reale lo stato del traffico sulle autostrade e accedere al ristoro del pedaggio per tempi di percorrenza superiori agli standard di riferimento (tempi calcolati su velocità: 100km-h per i veicoli leggeri; 70 km-h per i veicoli pesanti), per la presenza di cantieri programmati sulla rete di Aspi”.
Autostrade sta portando avanti, tra le linee strategiche del piano di trasformazione aziendale, “un programma ininterrotto di lavori di ammodernamento complessivo, che riguarda ogni tipologia di infrastruttura in gestione: viadotti, gallerie e barriere”. L’obiettivo del piano in corso – aggiungono – è quello di estenderne la durata, rinnovando il loro ciclo di vita, grazie a 21,5 miliardi tra investimenti e manutenzioni previsti nel piano industriale per lo sviluppo della rete e ammodernando infrastrutture realizzate negli anni ‘60/’70”.
“Si tratta di un intervento strategico per il Paese – spiegano ancora da Autostrade – e a servizio dei cittadini che coinvolge tutto il settore, e che viene realizzato anche nel rispetto delle nuove normative emesse per la gestione dei ponti, dei viadotti e delle gallerie nel 2020”.