Ieri quattro milioni di studenti sono ritornati in classe in nove Regioni (Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta, Provincia di Trento). Una giornata che si è conclusa con un bilancio positivo per la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia. L’esponente pentastellata per superare le criticità che ancora attanagliano il sistema dei traporti ha lavorato a un progetto che metterà a disposizione di tutte le scuole italiane, in tempi brevi, un software in grado di supportare i mobility manager scolastici nella gestione dei flussi casa-scuola-casa.
Grazie a questo strumento – ha spiegato – si potrà disporre di un quadro chiaro e immediato dei flussi che interessano quel determinato istituto e suggerire percorsi di mobilità alternativa, sostenibile, “dolce”, che oltre a mirare all’obiettivo della sostenibilità potranno consentire insieme ad altre misure un minor carico in capo al trasporto pubblico locale. Inoltre questo strumento consentirà di suggerire agli enti locali l’eventuale implementazione di reti di trasporto pubblico locale ed urbano oltre alla creazione di percorsi da e verso la scuola nei casi in cui questi manchino, evidenziando in particolare eventuali criticità per ciò che riguarda il trasporto di persone con disabilità.
Ieri primo giorno di scuola e giorno anche del debutto della super App per i controlli del Green Pass. Quale il bilancio secondo lei?
“Siamo soddisfatti. Pochissime segnalazioni di malfunzionamenti o disagi. Quindi per essere il primo giorno direi molto bene”.
Considerando che quest’anno abbiamo un’arma in più, ovvero il vaccino, ritiene che siamo ripartiti in totale sicurezza rispetto all’anno precedente?
“Il rischio zero ovviamente non esiste ma è stato fatto un lavoro importante basato sull’esperienza dello scorso anno che ci consente di essere molto più ottimisti”.
Rimangono alcune criticità, in particolare sui trasporti. Cosa si poteva fare che non si è fatto? E cosa si potrebbe fare per migliorare una situazione che rimane complessa?
“Posso dire quello che ho fatto io. Ho sviluppato un portale che sarà sperimentato in questo mese e sarà disponibile entro l’anno per tutte le scuole, che consentirà di conoscere i flussi relativi al trasporto scolastico di ciascun istituto e suggerire soluzioni per migliorarli, nell’ottica della sostenibilità ambientale ma anche evidentemente per evitare assembramenti e garantire il trasporto agli studenti con disabilità ove assente o carente. Ferma restando la competenza del ministero dei Trasporti e degli enti locali, si tratta del contributo che metto a disposizione delle scuole per contribuire a superare le criticità di quello che sin qui stato l’anello debole di tutta la filiera legata al mondo della scuola”.
Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato la scorsa settimana di aver completato l’assunzione di quasi 60mila docenti di ruolo. Quanto è frutto del concorso indetto da chi lo ha preceduto a viale Trastevere, ovvero Lucia Azzolina?
“Stiamo raccogliendo i frutti dell’ottimo lavoro fatto col governo Conte 2 ma ovviamente non ci siamo fermati. Entro l’anno partirà il concorso ordinario che interessa una platea di oltre 500 mila candidati. Un obiettivo importantissimo a cui il MoVimento 5 Stelle lavora assiduamente”.
Quali sono le altre “eredità” lasciate all’attuale ministro dal suo predecessore?
“Moltissime. Quasi l’intero pacchetto di regole per la sicurezza nelle scuole è uguale a quello dello scorso anno. Ma soprattutto la ferma volontà di garantire adeguate risorse al mondo della scuola è nata sotto il governo Conte ed oggi prosegue grazie alla presenza del MoVimento 5 Stelle al governo”.
La pandemia ha inciso molto sulla sfera emotiva dei ragazzi. Quale ruolo può svolgere la scuola per ricostruire un tessuto psicologico e sociale che, nei giovani , è stato così duramente messo alla prova?
“La scuola ha un ruolo fondamentale. Ho personalmente chiesto al ministro di implementare la figura dello psicologo nelle scuole e credo sia necessario valorizzare il lato socializzante che da sempre caratterizza il mondo della scuola. È stato un periodo davvero difficile, ma possiamo lasciarcelo alle spalle solo se siamo consapevoli dei danni prodotti dalla pandemia”.