A spendere parole a sostegno della misura bandiera del M5S, ovvero il Reddito di cittadinanza puntualmente sotto attacco delle destre e di Renzi, è il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni. “Dire che un grande Paese come l’Italia possa fare a meno di misure di sostegno” contro la povertà “sarebbe un errore micidiale”, dice alla Festa dell’Unità a Bologna, precisando che “le misure si possono correggere, cambiare e questo spetta al dibattito tra i partiti e alle scelte del Governo, non certo alla Commissione europea”.
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Misure di contrasto alla povertà ci sono nella stragrande maggioranza dei Paesi e sono assolutamente “non solo legittime ma necessarie”, spiega. Intanto si ragiona nel Governo sui cambiamenti da apportare a partire da quello sulla scala di equivalenza facendo valere di più la presenza dei minori in una famiglia. E ancora: maggiore attenzione al territorio per quanto riguarda il peso dell’affitto sul sussidio e regole sulla prova dei mezzi per ottenere il sussidio.
Misure finalizzate a non penalizzare le famiglie numerose come è stato finora, in alcuni casi, e quelle residenti nelle grandi città del Nord che a parità di entrate sono in effetti più povere, secondo i criteri Istat, di quelle residenti in un piccolo paese del Sud. Al momento non ci sono indirizzi definiti, ma il Comitato scientifico presieduto dalla professoressa Chiara Saraceno sta mettendo a punto delle proposte di modifica.