La ripartenza economica del Paese dopo il lockdown e la fase più acuta della pandemia ha diversi motivi, ma uno – il Superbonus 110% – è tra i più decisivi, perché ha rimesso sensibilmente in moto l’edilizia, tradizionale leva della crescita in Italia. “Solo tra luglio e agosto che si chiude oggi si registrano +1,5 miliardi di euro di lavori nel comparto delle costruzioni e delle ristrutturazioni degli immobili, per un totale di quasi 6 miliardi e poco meno di 43mila cantieri aperti. Il Superbonus continua così a far sentire i suoi effetti sul settore delle costruzioni, e si conferma un traino per la crescita economica sostenibile.
BENEFICI DIFFUSI. La misura introdotta dai Cinque Stelle produce benefici diffusi anche per le famiglie e per l’ambiente, in termini di benessere, risparmio economico e ridotte emissioni, e i Comuni stanno ormai sbloccando tutte le pratiche. Per questo ieri i deputati del M5S Patrizia Terzoni, Luca Sut e Riccardo Fraccaro (nella foto) hanno chiesto che il prossimo passo sia la conferma, con la prossima legge di Bilancio, della proroga del Superbonus almeno a fine 2023 (leggi l’articolo) e l’estensione anche ad altre tipologie di edifici, a partire dal settore turistico alberghiero ed extra-alberghiero.
“È necessario aprire subito un tavolo con le categorie interessate per fornire un orizzonte temporale certo a cittadini e imprese – hanno detto i parlamentari – in modo che l’effetto Superbonus continui a portare benefici e posti di lavoro: con la proroga potremo dare una prospettiva di crescita sostenuta al Paese per i prossimi due anni”. Una garanzia sul consolidamento della ripresa economica in atto.