Mica capita tutti i giorni di trovare a casa, nella cuccia del cane, 24mila euro in contanti. Ma se capita quei soldi non si danno allo Stato, anche se pare probabile che siano frutto di un reato. Così il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, e la moglie, la senatrice Monica Cirinnà, del Pd, hanno annunciato che di quei soldi intendono disporre come credono, seppure per iniziative di pubblica utilità.
Ma facciamo un passo indietro. Come rivelato ieri dal Messaggero, il tesoretto è stato rinvenuto durante lavori di ristrutturazione della tenuta agricola “CapalBioFattoria”, a Capalbio, di proprietà dei due noti politici. Un fatto che ha innescato una miriade di illazioni contro le quali Montino e Cirinnà hanno già annunciato querela. Il denaro però lo vogliono usare come gli pare.
“In merito all’importante cifra di denaro rinvenuta casualmente nella nostra azienda – hanno spiegato in una nota congiunta (qui il post pubblicato su Facebook dalla Cirinnà) – e che abbiamo prontamente consegnata ai carabinieri siamo felici che quel denaro, molto probabilmente frutto di qualche reato compiuto da malviventi, sarà nella disponibilità del Fondo unico per la giustizia e che verrà utilizzato per fini di pubblica utilità. Questo è il comportamento corretto che ogni cittadino onesto deve tenere e siamo orgogliosi di quanto fatto”.
Le banconote erano arrotolate e legate con degli elastici, occultate tra le tegole e le assi di legno di una cuccia costruita anni fa. Sono stati gli stessi proprietari a segnalare ai carabinieri il ritrovamento del denaro, che è stato sequestrato. I carabinieri hanno già chiesto alla Banca d’Italia di controllare se le banconote siano il provento di una rapina: l’ipotesi infatti è quella di una provenienza delittuosa del denaro, non escluso il traffico di stupefacenti, e che ignoti l’abbiano temporaneamente nascosto introducendosi nella tenuta. La scoperta risale ad alcuni giorni fa quando gli operai e il figlio di Montino avevano appena iniziato alcuni lavori di manutenzione.