“La Commissione Europea deve agire come un ‘mediatore umanitario’ incoraggiando gli Stati membri a stabilire programmi di protezione per i rifugiati afghani in pericolo attraverso l’attivazione di corridoi umanitari”. È quanto hanno affermato l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle e Vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo (nella foto) e Laura Ferrara, europarlamentare del M5S, in una lettera, cofirmata da tutta la delegazione pentastellata al Parlamento europeo, inviata a Joseph Borrell, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (leggi l’articolo).
“La base legislativa e normativa per questa azione è già in vigore – affermano gli esponenti M5S – anche se finora non è mai stata utilizzata. La direttiva sulla protezione temporanea 2001/55/CE stabilisce uno ‘status di protezione di gruppo’ che può essere applicato in situazioni di crisi derivanti da un afflusso massiccio di persone in fuga da una situazione di grande pericolo, come quella attualmente in corso in Afghanistan. La direttiva sulla protezione temporanea istituisce inoltre un meccanismo di emergenza per fornire protezione immediata e temporanea agli sfollati provenienti da Paesi terzi nei casi in cui e’ impossibile per loro tornare nel Paese di origine, e si applica anche alle situazioni di afflusso di massa”.
“Questi sono tutti criteri perfettamente applicabili a quanto sta accadendo in Afghanistan in questi giorni. L’Unione europea ha una enorme responsabilità. Non possiamo voltare le spalle al popolo afghano. L’Ue deve attivare corridoi umanitari” scrivono ancora dal M5s nella lettera a Borrell.
“La sua posizione (di Giuseppe Conte, ndr) – ha detto ancora Castaldo – come quella di tutto il M5S, è la stessa espressa da Josep Borrell, Alto rappresentante Ue: oltre ad aumentare il supporto umanitario, e’ necessario dire a chi oggi controlla di fatto larghe parti del territorio afghano che non tollereremo violazioni dei diritti umani”.
“Far pervenire moniti e messaggi – ha aggiunto – non può e non deve essere confuso con qualsivoglia riconoscimento ufficiale del regime dei talebani, per noi irricevibile”. La crisi afghana vi riavvicina alla Cina? “Non condivido questa analisi. Abbiamo condannato fermamente le inaccettabili sanzioni di rappresaglia cinesi verso cinque colleghi europarlamentari e verso l’intera sottocommissione per i Diritti umani. Io stesso le ho definite un attacco alla democrazia europea”.
Perché un pezzo del vostro mondo è attratto dai regimi anti Usa? “L’amicizia che ci lega agli Stati Uniti è fraterna e basata sulla comunanza di valori: libertà, democrazia e difesa dei diritti umani. Di certo non può esservi tale comunanza con i regimi autoritari”. Definisca oggi la posizione del M5S in politica estera. “Abbiamo sempre lavorato – ha concluso – per rafforzare il ruolo dell’Europa come faro della democrazia, dei diritti e della giustizia sociale nel mondo: ogni nostro voto o azione a Bruxelles testimonia questa convinta posizione europeista”.