“L’approvazione del Decreto Legge sull’obbligo del Green Pass per il personale (docenti – amministrativi) della scuola e dell’Università nonché per gli studenti universitari non garantisce la ripresa delle lezioni in presenza in sicurezza, e viola la normativa comunitaria richiamata nella raccomandazione dell’assemblea del Consiglio d’Europa n. 2361/2021 contro l’obbligo vaccinale”. È quanti si legge nella pagina su Change dedicata alla petizione contro l’obbligo del Green pass per insegnanti e personale della scuola promossa da Anief in collaborazione con Radamante.
Le petizione, scrive Anief, è “rivolta ai parlamentari italiani perché cassino la norma in esame e per sollecitare insegnanti, ata, educatori della scuola, docenti, amministrativi, studenti dell’università a chiedere alla politica il rispetto delle norme sul distnaziamento sociale, la tutela della salute anche di chi non si vuole vaccinare ma ha diritto alla tutela della propria salute, ha diritto al lavoro e all’istruzione in luoghi sicuri senza penalizzazioni o sanzioni”.
“Dopo la petizione – aggiungono da Anief – saranno avviate le iniziative legali idonee per far riconoscere la violazione del diritto comunitario a seguito di formali diffide da parte di chi insieme a chi si è voluto vaccinare crede vuole contribuire alla crescita di un Paese democratico”.
E a proposito del Green pass, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, in una lettera al Corriere, sottolinea che “non è una misura punitiva, ma uno strumento fondamentale per la ripresa delle lezioni in sicurezza, che tutela soprattutto i più fragili e la scuola stessa, bene collettivo che tutti siamo chiamati a difendere con responsabilità”.
Sull’applicazione del Green pass, scrive ancora l’esponente dell’Esecutivo, “il ministero ha già mandato una nota esplicativa alle scuole. Continueremo a sostenere gli Istituti nell’applicazione delle regole previste, cosi’ come abbiamo fatto in questi mesi”.
Il quadro delle misure per la ripartenza in presenza e in sicurezza, scrive ancora Bianchi, comprende anche “il Piano scuola, approvato con il parere favorevole di Regioni ed enti locali in conferenza unificata, e il protocollo di sicurezza firmato con i sindacati. Tutti questi atti contengono indicazioni e linee guida che consentono alle scuole di pianificare le loro attività, dalle regole sanitarie alla cura degli ambienti, alla somministrazione dei pasti, alle assemblee studentesche”.
Allo stesso tempo, aggiunge il ministro dell’Istruzione, in questi mesi “il governo ha stanziato oltre due miliardi di euro per la ripresa”. Con il primo decreto Sostegni “sono stati assegnati 300 milioni di euro per l’acquisto, da parte dei dirigenti scolastici, di beni e servizi per la sicurezza e per il potenziamento degli apprendimenti”. Con il decreto Sostegni bis “abbiamo assicurato 410 milioni di euro alle scuole per affrontare l’emergenza sanitaria, altri 500 milioni sono stati stanziati per il trasporto scolastico, 400 milioni per assumere insegnanti e personale per il potenziamento delle competenze e 270 milioni che andranno agli enti locali, per interventi di edilizia leggera o per noleggiare spazi sostitutivi per la didattica”.
“Abbiamo investito oltre mezzo miliardo sul Piano estate – conclude Bianchi -: hanno partecipato più di 7 mila scuole – praticamente quasi la totalità degli istituti – mettendo in campo circa 35.500 progetti fra sport, lingue, arte, potenziamento delle competenze di base”. Risorse ingenti “la ripresa delle lezioni in sicurezza e in presenza”.
Intanto, dopo la firma del Protocollo per la Sicurezza, l’associazione sindacale dei presidi DirigentiScuola comunica di aver ricevuto una convocazione – per mercoledì dal ministro Bianchi. L’incontro, spiega in una nota il sindacato, “scaturito proprio dalla firma del protocollo, servirà per discutere con il ministro Bianchi di tutte le problematiche della dirigenza scolastica, di cui alcune legate alla ripresa dell’attività scolastica in presenza, altre derivanti da anni di gestione errata”. Tra i punti all’ordine del giorno, riferisce DirigentiScuola, la revisione della responsabilità dei dirigenti scolastici sul controllo delle sanzioni per i green pass, l’affidamento dei nuovi incarichi dirigenziali e la convocazione del tavolo della dirigenza, con il fine primario del rinnovo contrattuale.