Il tycoon maltese Yorgen Fenech è stato rinviato a giudizio con l’accusa di essere stato il mandante e l’organizzatore del complotto per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa con una bomba piazzata nella sua auto il 16 ottobre 2017. L’accusa ha chiesto l’ergastolo per omicidio volontario premeditato e altri 30 anni per l’associazione a delinquere. Il processo si dovrà tenere entro 30 mesi.
L’imprenditore maltese Fenech era stato arrestato nel novembre del 2019 (leggi l’articolo) a bordo del suo yacht di lusso in relazione all’omicidio della giornalista. Fenech era stato intercettato dalla forze armate maltesi (Afm) mentre stava scappando dall’isola a bordo del suo yacht, dopo aver lasciato Portomaso.
L’arresto era arrivato all’indomani della decisione dell’allora primo ministro maltese, Joseph Muscat, di garantire la grazia presidenziale a un uomo, sospettato di essere l’intermediario tra la mente e gli esecutori materiali dell’assassinio della giornalista maltese, che sosteneva di conoscere il mandante dell’omicidio.
Yorgen Fenech è uno degli imprenditori più importanti di Malta, è anche il titolare del fondo segreto “17 Black”, denunciato dalla Caruana, e per questo è sospettato di essere il mandante del suo omicidio.
Il presunto intermediario, un tassista coinvolto nel gioco d’azzardo, arrestato alcuni giorni prima di Fenech durante un blitz contro un gruppo di criminali coinvolti nel riciclaggio di denaro, aveva fatto capire agli investigatori della polizia maltese e dell’Interpol di essere in possesso di alcune prove sul caso Caruana Galizia.
L’International Press Institute, l’organizzazione non governativa che si batte per la difesa e la promozione della libertà di stampa nel mondo, ha comunicato che l’incriminazione di Fenech è “un passo significativo nella lotta per prevenire l’impunità per l’omicidio di Caruana Galizia”.