L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac), ha rilasciato oggi alla società Italia Trasporto Aereo (Ita) il Certificato di operatore aereo e la Licenza di esercizio di trasporto Aereo (qui la nota). “Ita – ha dichiarato il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma – può decollare. L’augurio è che la nuova compagnia di riferimento nazionale contribuisca alla ripartenza del settore, contribuendo, in modo deciso a superare le difficoltà derivanti dalla crisi pandemica”.
“L’Enac – ha aggiunto Di Palma – continuerà nel proprio compito istituzionale e tecnico per garantire l’avvio operativo di Ita, vigilando sul rispetto degli interessi pubblici e dei diritti dei passeggeri che costituiscono elementi essenziali del business del trasporto aereo”.
“Il rilascio del Coa – ha spiegato il direttore Generale dell’Enac, Alessio Quaranta -, attesta che la compagnia aerea è in possesso della capacità professionale e dell’organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l’esercizio dei propri aeromobili in condizioni di sicurezza. La licenza di operatore aereo costituisce il provvedimento finale relativo alle verifiche giuridico-amministrative ed economico-finanziarie, oltre che tecnicooperative. Con il possesso del Coa e della licenza di operatore aereo la società può avviare la vendita di biglietti”.
Il piano industriale di Ita – approvato da Bruxelles nelle scorse settimane – prevede l’avvio delle operazioni il 15 ottobre con 2.750-2.950 dipendenti ed una flotta iniziale di 52 aerei. La flotta, già nel 2022 crescerà fino a 78 aeromobili (+26 sul 2021) di cui 13 wide body (+6 sul 2021) e 65 narrow body (+20 sul 2021) per arrivare al 2025 a 105 velivoli (23 wide body e 82 narrow body), con 81 aeromobili di nuova generazione (pari al 77% della flotta totale).
Parallelamente l’organico della nuova compagnia salirà a 5.550-5.700 persone a fine piano. Dal punto di vista operativo il piano industriale di Ita prevede che la compagnia focalizzerà la propria attività sull’hub di Fiumicino e sull’aeroporto di Milano Linate. All’avvio delle attività, il vettore servirà 45 destinazioni con 61 rotte che saliranno a 74 destinazioni e 89 rotte nel 2025 “a conclusione del processo di ribilanciamento dei voli verso il settore del lungo raggio”.
Sulla rete nazionale, la compagnia servirà 21 aeroporti. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, ITA partirà con una dotazione di 700 milioni di euro e prevede un fatturato che nel 2025 raggiungerà 3.329 milioni di euro, con un utile operativo di 209 milioni, in pareggio entro il terzo trimestre del 2023.