“L’Italia beneficia maggiormente dei fondi del programma Next Generation Eu. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato approvato dalla Commissione europea il 22 giugno e oggi arrivano le prime risorse, corrispondenti a una tranche iniziale di 24,9 miliardi di euro. L’Italia è uno dei primi Paesi a ricevere tale prefinanziamento”. È quanto afferma in una nota il premier Mario Draghi commentando l’erogazione dei primi fondi del Recovery fund (leggi l’articolo).
“Questo – aggiunge il presidente del Consiglio – deve incoraggiarci a proseguire sul percorso di riforme tracciato e approvato dal Parlamento quattro mesi fa a larga maggioranza. Nei primi sei mesi di governo, il Parlamento ha approvato la governance del Piano, le riforme della Pubblica amministrazione e degli appalti e importanti semplificazioni normative”.
“Il Governo presenterà – aggiunge ancora Draghi -, in coerenza con il Piano, la riforma della concorrenza e la delega per la riforma del fisco. L’assegnazione di queste ingenti risorse richiama tutti noi al senso di responsabilità nei confronti degli impegni presi verso noi stessi, verso il nostro futuro e verso l’Europa. Vogliamo una ripresa duratura, equa e sostenibile: dobbiamo perciò spendere in maniera efficiente e onesta”.
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“Oggi i primi fondi Next Generation EU all’Italia danno il via a una ripresa duratura per il Paese. Il piano di ripresa italiano, Italia Domani, ha l’ambizione necessaria per fare dell’Italia un motore per la crescita di tutta l’Unione Europea. Un’Europa forte ha bisogno di un’Italia forte”. Così su Twitter la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha annunciato l’erogazione dei primi 24,9 miliardi del Recovery Fund all’Italia.
“Da oggi arrivano in Italia i primi 24,9 miliardi di euro erogati dalla Commissione europea per il Next Generation Eu, il 13% dell’importo totale. Alta velocità, digitale, progetti per l’infanzia. Il nostro contributo è stato fondamentale, ora ripartiamo e saremo capofila in Europa”. Lo scrive su Twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.
“NextGenerationEU – ha detto, invece, il commissario per l’Economia, Paolo Gentiloni – rappresenta un’opportunità storica per investire nella forza dell’Italia. Il prefinanziamento odierno è un primo passo concreto e tangibile per avviare gli investimenti e le riforme che l’Italia si è impegnata a realizzare: un sistema di mobilità più verde e più sostenibile, un aumento delle energie rinnovabili, la digitalizzazione delle imprese, la diffusione del 5G e della banda ultralarga, una pubblica amministrazione più efficiente e un contesto imprenditoriale più attraente e competitivo. Tutte queste misure e molte altre contenute nel piano italiano renderanno il Paese più moderno e creeranno nuove opportunità. Si tratta di un’opportunità unica per l’Italia di rilanciare l’economia e costruire un futuro sostenibile per le prossime generazioni”.
“L’intensa collaborazione con l’Italia e la solida preparazione all’interno della Commissione europea ci hanno permesso di erogare i fondi in tempi record”. Così il commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, commentando l’erogazione dei fondi del Recovery fund all’Italia. “Ciò dimostra – prosegue il commissario – che con le risorse raccolte saremo in grado di soddisfare rapidamente le esigenze di prefinanziamento di tutti gli Stati membri, dando loro la spinta iniziale nell’attuazione dei numerosi progetti verdi e digitali inclusi nei loro piani nazionali”.
Cosa prevede il Piano nazionale di ripresa e resilienza
Con i 24,9 miliardi di euro erogati oggi dalla Commissione Ue (il 13%), inizia la fase di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) da 191,5 miliardi di euro di cui 68,9 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. I finanziamenti previsti dallo strumento per la ripresa e la resilienza, al centro di NextGeneration Eu sosterranno l’attuazione, entro il 2026, delle misure fondamentali di investimento e riforma proposte dall’Italia per uscire più forte dalla pandemia di Covid-19.
Il Piano si articola in sei Missioni (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute) e 16 Componenti. Per la prima missione digitalizzazione, innovazione competitività, cultura e turismo sono previsti 40,29 miliardi di euro; per la seconda rivoluzione verde e transizione ecologica sono previsti 59,46 mld di euro; per la terza infrastrutture per una mobilità sostenibile 25,4 miliardi di euro; per la quarta istruzione e ricerca sono previsti 30,88 mld di euro; per la quinta inclusione e coesione sono previsti 19,86 mld di euro; per la sesta salute sono previsti 15,63 mld di euro.