Toh, chi si rivede. Non ha avuto neanche il tempo di disfare gli scatoloni l’ex sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi (nella foto) che eccolo tornare al dicastero come consulente di Lorenzo Guerini. Conclusa l’esperienza nel governo Conte 2, infatti, Calvisi è stato richiamato dal ministro in qualità di “collaboratore per la valorizzazione e gestione economica degli immobili della Difesa, del patrimonio militare e delle aree demaniali”.
Il classico esempio di personaggio politico uscito dalla porta e rientrato dalla finestra. L’importo? Nonostante la nomina sia di maggio, sulla pagina “amministrazione trasparente” del sito istituzionale risulta ancora “in corso di definizione”. Staremo a vedere. C’è da dire, però, che Calvisi non è nuovo a questi ritorni.
Il suo cursus honorum in effetti è di tutto rispetto. Eletto deputato nel 2013 a Montecitorio, ci riprova cinque anni dopo ma questa volta le urne non gli danno ragione. Ma niente paura: a risollevarlo ci ha pensato Andrea Orlando, al tempo titolare al ministero dell’Ambiente (leggi l’articolo). Qui, infatti, Calvisi ha ricevuto una consulenza da 60mila euro come collaboratore del ministro. Non solo.
Una volta caduto Enrico Letta e arrivato Gian Luca Galletti all’Ambiente, Calvisi è stato riconfermato. Ma il legame con Orlando era troppo forte. E così col passaggio di campanella tra Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, Calvisi è passato nuovamente con Orlando alla Giustizia: 46mila euro con l’incarico di un non meglio precisato “consigliere economico e finanziario”. E ora questo nuovo step. Quando si dice: cadere sempre in piedi.