Sono centinaia i migranti, alla deriva su diverse imbarcazioni nel Mediterraneo centrale. L’allarme arriva dalle Ong impegnate nelle operazioni di ricerca e soccorso secondo le quali sarebbero ci sarebbero tra le 400 e le 800 persone in difficoltà. Alarm Phone, in una serie di tweet, parla di “almeno 3 barche di legno sovraffollate alla deriva in zona Sar di Malta” con oltre 500 vite a rischio sottolineando di aver informato le autorità per tutta la notte e che al momento “non c’è ancora traccia di soccorso”.
La ong cita cinque diverse situazioni tra le quali un barcone con 240 persone a bordo. Secondo Sea Watch – che con la nave SeaWatch3 è nel Mediterraneo centrale e ha a bordo 263 persone soccorse nei giorni scorsi – l’allarme riguarda almeno 800 migranti. “Chiediamo con urgenza l’intervento delle autorità per assistere le persone che in questo momento hanno bisogno di assistenza in mare – dice la portavoce Giorgia Linardi – Non possiamo dare assistenza a tutte queste persone, abbiamo soccorso senza sosta negli ultimi giorni e ora superato la nostra capacità di imbarco”.
“In questo momento – ha aggiunto Linardi – solo le ong sono in mare a dare aiuto e tuttavia non è sufficiente. Le autorità sono completamente assenti. E possibilmente quando arriveremo in porto ci bloccheranno ancora, accusandoci di aver salvato troppe vite, quelle che hanno deciso di abbandonare in mare”.
“Sapere che al largo di Lampedusa ci sono oltre 800 persone che, in pericolo in mare, chiedono aiuto e che nessuno a parte le poche Ong rimaste, si stia muovendo per andarle a salvare, mi fa vergognare profondamente di questa Europa e ancora di più del mio Paese – aggiunge il deputato di LeU Erasmo Palazzotto – Grazie alle poche navi civili ancora presenti, molte tragedie sono state scongiurate, ma che il peso e la responsabilità dei soccorsi sia interamente lasciato a loro e’ inaccettabile”.
Anche il portavoce dell’Oim in Italia, Flavio di Giacomo lancia l’allarme: “come spesso succede – scrive su Twitter rilanciando il post di Alarm Phone – migranti alla deriva che aspettano a lungo prima che qualcuno vada a soccorrerli. Sono queste le vere emergenze nel Mediterraneo: i troppi casi di barconi che non sono soccorsi in tempo (e ad alto rischio di naufragio) e l’alto numero di migranti riportati in Libia”.